rotate-mobile
Cronaca

Minacce di morte all'edicolante dell'autostazione: pronto a chiudere

Gli esercenti hanno atteso un'ora e 45 minuti prima che qualcuno si presentasse. Una situazione diventata insostenibile negli anni, tra furti e deiezioni

«Mio figlio è stato minacciato di morte e ha atteso un'ora e 45 minuti prima che qualcuno si presentasse». Parla Franco Stefani, che ha in gestione assieme al figlio l'edicola all'interno dell'autostazione in piazza della Libertà. Ai microfoni di telequattro dichiara che i tentativi di furto sono molto frequenti e che la situazione è degenerata negli anni: «Che siano stranieri, senzatetto o entrambi, non voglio entrare nel merito, ma queste persone ci rendono la vita impossibile. Fanno i bisogni in mezzo alle porte, se nessuno li vede anche davanti al portone o alla biglietteria. Se devono tossire non si coprono la bocca e se devono sputare lo fanno sulle persone senza farsi troppi problemi. Ci tocca sorvegliare gli spazi, dobbiamo fare i guardiani oltre che il nostro mestiere. Dopo una minaccia di morte, mio figlio vuole chiudere. E io non posso che essere d'accordo».

«Questo è il luogo peggiore di tutta la città - conclude l'edicolante - siamo circondati da delinquenti, malavitosi e tossicodipendenti. Gente abituata a bivaccare per terra in qualunque stagione e a lasciare per terra tutto quello che consumano. Durante la notte o nei momenti di minor frequentazione, i rimasugli di cibo attirano ratti e topi, spesso li troviamo davanti al negozio. La situazione è diventata insostenibile»

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Minacce di morte all'edicolante dell'autostazione: pronto a chiudere

TriestePrima è in caricamento