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Cronaca

Minore triestino adescato da un pedofilo: perquisizioni della Polizia postale

L'adescatore si troverebbe fuori regione: entrati in contatto tramite Snapchat e Whatsapp: «Genitori monitorate i vostri figli». Rintracciato anche un triestino con materiale pedopornografico sul computer

Una notizia preoccupante è stata resa nota questa mattina nel corso di una conferenza stampa-incontro con i giornalisti presso la Questura di Trieste. Le informazioni sono davvero risicate nel rispetto della vittima, un minore, e delle indagini in corso: fatto sta che uno/a ragazzo/a triestino/a, tra i 12 e i 15 anni, è stato/a adescato/a da un uomo residente in un'altra regione. 

Il contatto come spesso avviene - ha spiegato il personale della Polizia postale - è avvenuto tramite Snapchat (un social network che consente di inviare agli utenti della propria rete messaggi di testo, foto e video visualizzabili solo per 24 ore) per poi passare a Whatsapp, entrambi come noto criptati e quindi di difficile intercettazione. In questo caso è giunta al reparto specializzato della Polizia postale che ha avviato le indagini che hanno trovato riscontro positivo dopo le perquisizioni. «Consigliamo ai genitori di monitorare i mezzi informatici dei propri figli, ci sono anche dei software che permettono di controllare l’attività senza neanche essere invasivi e che mandano degli allert solo in determinati casi», è stato sottolineato.

Inoltre la Polizia postale ha reso noto che un altro caso di pedopornografia è stato accertato in città, in questo caso un uomo è stato trovato in possesso di materiale pedopornografico scaricato da internet. 

Truffe informatiche 

Al di là di questi episodi, la Polizia postale ha confermato che principalmente la loro attività si concentra sulle truffe informatiche e l'uso indebito di carta di credito: «Soprattutto in questo periodo di feste e regali - ha sottolineato il personale di Polizia - consigliamo di verificare sempre la validità dei siti internet sui quali si acquista e fornisce il numero di carta di credito. Per quanto riguarda la merce usata invece, meglio sarebbe sempre incontrarsi dal vivo con il venditore». Nella sola settimana dal 1 al 7 dicembre, a Trieste sono state 17 le denuncie relative a questi reati.

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