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Cronaca

Prima Missione Economica in Serbia dopo gli Accordi Monti -Tadic. 26 Imprese Italiane Incontrano le Aziende Serbe. Ecco i Nomi

UNIONCAMERE CON LA REGIA DI ARIES IN SERBIA CON 26 IMPRESE ITALIANEPrima missione economica italiana dopo gli accordi Monti-Tadic.Status di candidato all'ingresso nella UE, opportunità  di investimento ancora più concrete che stanno maturando nei...

UNIONCAMERE CON LA REGIA DI ARIES IN SERBIA CON 26 IMPRESE ITALIANE

Prima missione economica italiana dopo gli accordi Monti-Tadic.

Status di candidato all'ingresso nella UE, opportunità di investimento ancora più concrete che stanno maturando nei confronti dei partner italiani: con questi presupposti l'Italia con Unioncamere e il suo vicepresidente Antonio Paoletti, arriva in questi giorni in Serbia per la prima missione di imprese pronte ad investire nel Paese, la cui centralità nei Balcani e il suo sviluppo, sono una concreta realtà.
Una centralità che con gli accordi di libero scambio con la Russia e la Turchia, ad esempio, significa opportunità commerciali immense.



La missione di Unioncamere coordinata dall'azienda Aries di Trieste in stretta collaborazione con la Camera per l'Economia della Serbia, prosegue "un sostegno economico che non è mai mancato in questi anni - ha rilevato Paoletti - ma che ora viene a raccogliere i frutti di questi rapporti.
Oltre agli incontri tra imprese abbiamo voluto presenti al loro fianco anche i sistemi pubblici dei due Paesi a supporto degli investimenti come la Simest da parte italiana e la Siepa e l'agenzia regionale per lo sviluppo da parte serba".

"E' la prima missione economica - ha sottolineato l'ambasciatore italiano a Belgrado, Armando Varricchio - a valle del vertice intergovernativo guidato dal presidente del Consiglio, Mario Monti, e dal presidente serbo, Boris Tadic, che riunisce molte aziende italiane, fortemente voluta in questo momento e della quale gli stessi presidenti hanno parlato nel corso del vertice.

Lo stesso presidente Tadic ha messo fortemente l'accento sul tema delle PMI, e se l'investimento Fiat ha una forte valenza simbolica, il presidente serbo ha espresso la volontà di ricreare in serbia il tessuto delle PMI esistente in Italia.

Quindi, l'importanza degli incontri economici tra imprese si affianca all'interesse verso il know how italiano per trovare opportunità di investimento capaci di far diventare la Serbia piattaforma produttiva italiana verso i mercati emergenti".

Un Paese in cui le opportunità nel settore delle infrastrutture, delle energie rinnovabili, dell'agroalimentare e dell'environmental sono concrete e immediatamente sfruttabili.
500 aziende italiane con oltre 20 mila occupati: e' questo, al momento, il contributo diretto italiano a far crescere l'economia serba.

Numeri che si sono sviluppati in questi ultimi anni "ma che sono destinati a crescere vertiginosamente - secondo il responsabile della cooperazione internazionale del ministero serbo dell'Economia e dello sviluppo regionale, Zoran Malic - perchè il governo del premier Monti intende fa ridiventare l'Italia per la Serbia il primo partner economico. Questo anche grazie alla presenza di ben sette ministri italiani al vertice intergovernativo".

Mihailo Veseovic, vicepresidente della Camera per l'Economia serba, ha rilevato quanto questa sia "negli ultimi sei mesi la missione economica più importante, e quanto il vicepresidente di Unioncamere, Antonio Paoletti, sia il personaggio italiano più esposto per lo sviluppo dei rapporti commerciali.

Oggi oltre 80 aziende serbe incontreranno le 26 aziende italiane.

Tra due settimane a Trieste e a Milano imprenditori serbi arriveranno per ulteriori incontri d'affari.

La Serbia è un partner commerciale sicuro, nel 2011 ha registrato un +1% del Pil e un raiting migliorato da BB- a BB secondo Standard & Poor's, nonchè numerose aziende che hanno avviato importanti attivita' nel Paese.

Nel 2011 la bilancia commerciale ha registrato 1,3 miliardi di dollari di importazioni e 1,8 di export verso l'Italia, ma ci sono numerose opportuità di crescita da entrambe le parti".

Chiara Gargano, del ministero dello Sviluppo economico, che gestisce i progetti sviluppati dalle Camere di Commercio italiane finanziati dai fondi della legge 84 ha introdotto la loro presentazione da parte delle Camere di Commercio italiane.

Le aziende che partecipano alla missione economica:

OFFICINE MECCANICHE MATTAROCCIA, FROSINONE, MACCHINARI MOVIMENTO TERRA

CML, VIBO VALENTIA, INDUSTRIA METALLURGICA E CHIMICA

CAO FORMAGGI, ORISTANO, CASEARIO

CAUDEK, GORIZIA, METALMECCANICO

BRANDONI SOLARE, ANCONA, ENERGETICO

IMT ARMATUREN, VERCELLI, "ENERGETICO VALVOLE"

LA CHATRE, PORDENONE, METALMECCANICO

GERUSSI, PORDENONE, MACCHINARI TESSILE

FELIS FELIX, PORDENONE, ARREDO

SALUMIFICIO DENTESANO, UDINE, ALIMENTARE

FOX, UDINE, ARREDO EDILIZIA

COLASANTI, ROMA, COSTRUZIONI

OPUS AUTOMAZIONE, GROSSETO, SOFTWARE - DESIGN

MARGEN, MODENA, ENERGIE

TESSITURA FLORIDA, MODENA, TESSILE

LEAN PRODUCTS, PORDENONE, INDUSTRIAL AUTOMATION

D.I.L.A., TRIESTE, PACKAGING E PALLETIZING

BOZZI MECCANICA, UDINE, INDUSTRIA MECCANICA

AZIENDA AGRICOLA LORENZON, GORIZIA, AGROALIMENTARE

CONS. EXPORT, FROSINONE, AGROALIMENTARE

SOCIETA' COOP. BILANCIAI CAMPOGALLIANO, MODENA, MECCANICA PRECISIONE

MEDIA PROFILI, TREVISO, ARREDO

TERMINAL FERNETTI, TRIESTE, TRASPORTI E LOGISTICA

ORAZI, FERMO, "COMPONENTI PER CALZATURE"

PRIMA , GORIZIA, PROGETTAZIONE DELL'ARREDO

MAINTENANCE GLOBAL SERVICES, LIVORNO, MANUTENZIONE



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