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Cronaca Piazza Unità d'Italia

Il mondo della cultura Fvg in piazza: "Protocolli seri, pretendiamo rispetto"

L'assemblea regionale dei lavoratori e lavoratrici dello spettacolo si sono dati appuntamento a Trieste per chiedere il riconoscimento del ruolo di un settore fermo da un anno

Distanziati ma uniti. Queste le parole risuonate oggi pomeriggio in piazza Unità a Trieste dove circa 200 lavoratori e lavoratrici dello spettacolo  hanno preso parte alla manifestazione che ha rivolto un appello al mondo della politica affinché "venga riconosciuto al mondo della cultura il suo valore". L'evento, scandito dall'assordante minuto di silenzio chiesto per onorare la memoria di Omar Rizzato, l'imprenditore veneto morto suicida nei giorni scorsi e divenuto il simbolo del drammatico disagio vissuto da oltre un anno dai circa 7000 professionisti del settore in tutta Italia. 

"Vanno sbloccati ed erogati i ristori sospesi durante il periodo di instabilità governativa, riaperti gli eventi dal vivo, va convocato un tavolo interministeriale che coinvolga i lavoratori e le lavoratrici, portata avanti una riforma che tuteli, anche grazie ad un finanziamento puntuale, le medie e piccole realtà dello spettacolo, ed infine la  progettazione e la realizzazione di un'operazione volta a garantire la totale ripartenza del settore". La manifestazione è stata organizzata dall'assemblea permanente dei lavoratori e lavoratrici dello spettacolo e cultura Fvg. In piazza, oltre agli addetti ai lavori, si è notata la presenza della CGIL, CISL e UIL, il segretario regionale del Patto per l'Autonomia Massimo Moretuzzo e Riccardo Laterza di Adesso Trieste. "Non siamo una categoria da assistere e non vogliamo ristori: vogliamo protocolli per la ripartenza e rispetto".

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