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Giovedì, 25 Aprile 2024
Nuova apertura / Via Donato Bramante

Tra colli e santi è tornato il Morbin, l'enoteca attenta alla tradizione

In via Bramante 8/B ha aperto a settembre la nuova enoteca di Nicolò Rosato e Pietro Savarese. Un punto di riferimento per il rione e per gli appassionati di vino

Buone notizie per gli appassionati di vino: in via Bramante 8/B, è nata l'Enoteca Morbin. La nuova attività, frutto del coraggio del giovane 23enne Nicolò Rosato di Pietro Savarese (proprietario di Casa Pepe e Osteria Casa Pepe) ha aperto i battenti a settembre. Una scelta audace, dati i tempi incerti della pandemia ma ragionata dato che Morbin, oltre al punto vendita fisico a San Giacomo, ha anche un portale e-commerce. "Grazie a questo servizio, attivo solo su Trieste - spiega Nicolò -, gli utenti possono ordinare e ricevere la loro bottiglia preferita direttamente a casa senza ordine minimo nè spese di spedizione".

Ad accogliervi nella sede fisica di San Giacomo c'è il fratello di Pietro, Alex, pronto a raccontarvi le storie che si celano dietro le etichette. Le bottiglie in vendita sono di fascia medio alta, ma a prezzi competitivi. Lo scopo di Morbin è quello di avvicinare le persone al buon vino: "Il rapporto umano viene prima di qualsiasi cosa", spiega Alex. Sugli scaffali tanti vini regionali, dal resto d'Italia, Francia e Slovenia. In arrivo Croazia e Cile. Ampia anche la scelta di birre e distillati.

Scelte sostenibili

Ma la vera chicca dell'enoteca Morbin è la sua bottiglia ufficiale da riempire con vino sfuso di qualità. Un'attenzione all'ambiente e al portafoglio dato che, grazie al riutilizzo del vetro, il prezzo viene dimezzato dopo il primo acquisto. "Ho scelto una bottiglia di vetro con tappo realizzato in materiale riciclato -  specifica il giovane titolare -. Una scelta sostenibile e un modo per fidelizzare il cliente e creare un punto di ritrovo nel rione". "Nella zona quasi tutti hanno una bottiglia Morbin - aggiunge Alex -. E' il regalo ideale per una cena dagli amici: porti il vino e lasci loro una bella bottiglia da riempire".

L'atmosfera e un bicchiere di...

Curato nel dettaglio anche l'arredamento: un grande bancone illuminato da tre lampade a sospensione, una foto in bianco e nero appesa sulla sinistra e bottiglie di vino e birra provenienti da tutto il mondo a riempire le restanti pareti. L'atmosfera è decisamente accogliente, perfetta anche per chi desidera consumare sul posto un calice di vino sfuso, birra o una bottiglia. A partire da gennaio, inoltre, ogni giovedì vengono organizzati corsi di avvicinamento al vino e degustazioni.

Asso di coppe

Infine, dulcis in fundo, il nome scelto dal titolare Nicolò ha una storia che richiama vecchie abitudini triestine: "Un tempo, nella zona dove oggi ha aperto Morbin, abitavano per lo più i portuali. La sera, dopo una lunga giornata di lavoro, amavano fermarsi nelle birrerie o nei pub dove giocavano a carte, gustando un bicchiere di vino. Se ci fai caso, proprio sulla carta dell'asso di coppe puoi leggere: Una coppa di buon vin fa coraggio fa morbin".

Enoteca Morbin | Foto di Giovanni Aiello

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