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Cronaca

Morte Albertazzi, Politeama Rossetti: «Maestro generoso, coraggioso ed emozionante»

Il Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia ricorda Giorgio Albertazzi, grande maestro e amico in scena fin dalla stagione della fondazione dello Stabile nel 1956 e negli ultimi anni di importanti spettacoli di produzione fra cui un Giulio Cesare, La casa di Ramallah e Cercando Picasso»

Si è spento Giorgio Albertazzi, irraggiungibile Maestro e grande amico del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia.

È stato presente nelle stagioni del Teatro Stabile a Trieste fin dalla sua fondazione: nel maggio del 1956, compariva in cartellone quale protagonista dell’applauditissimo “Il Seduttore” di Diego Fabbri al fianco di Anna Proclemer, per la regia di Franco Enriquez.

Un rapporto proseguito e impreziosito da titoli sempre nuovi e da indimenticabili prove, fra cui non si può non citare “Il fu Mattia Pascal” per la regia di Luigi Squarzina, la straordinaria interpretazione dell’Enrico IV pirandelliano, il grande successo de “Le memorie di Adriano” e successivamente, diretto da Luca Ronconi e nuovamente con Anna Proclemer, “Diario Privato”

Negli ultimi anni Giorgio Albertazzi è stato protagonista di importanti spettacoli di produzione dello Stabile del Friuli Venezia Giulia: diretto da Antonio Calenda è stato applaudito in “Giulio Cesare di Shakespeare per Giorgio Albertazzi” nel 2002, nel 2010 nel presago “La casa di Ramallah” di Antonio Tarantino, un testo sul fondamentalismo e sulla martoriata terra di Israele e Palestina, lo ricordiamo infine nel 2012 nell’interpretazione potente e visionaria di “Cercando Picasso”, protagonista assoluto attorniato dalla Martha Graham Dance Company.

Maestro generoso, coraggioso, emozionante ha donato al Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia e al suo pubblico momenti straordinari di grande teatro.

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