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Cronaca

Foibe, FdI: "Comand sia commemorato in Regione e Comune"

Giacomelli e Matteoni: "Presenteremo formale richiesta sia in consiglio comunale a Trieste sia in consiglio regionale". Fedriga: "Condoglianze ai familiari di un uomo stimato che ha saputo affrontare con senso del dovere e lucidità uno dei più esecrabili orrori del comunismo titino"

“Presenteremo formale richiesta sia in consiglio comunale a Trieste sia in consiglio regionale per commemorare Giuseppe Comand, uno degli ultimi testimoni oculari della tragedia delle foibe” a dirlo Claudio Giacomelli e Nicole Matteoni segretario e vice segretario provinciale di Fratelli d’Italia Trieste e membri del coordinamento regionale di Fratelli d’Italia FVG: “il suo coraggio nel raccontare ciò che vide e ciò che fece durante il lavoro di recupero dei corpi di tanti italiani uccisi dai partigiani assassini comunisti di Tito gettati nelle foibe, merita questo e altro".

Commendatore della Repubblica

"Per il suo valore infatti fu insignito nel 2018 del titolo di commendatore al merito della Repubblica dal Presidente Mattarella - continuano Giacomelli e Matteoni - ed è nostro compito lavorare sempre più per diffondere, nelle scuole e nelle università, i tragici fatti accaduti in tempo di pace nella Venezia Giulia, in Istria, a Fiume e in Dalmazia. Anche Giorgia Meloni ha voluto ricordare una figura così importante ribadendo che anche per il suo impegno e per la sua testimonianza: Fratelli d’Italia non ha mai smesso di chiedere verità e giustizia per gli italiani d'Istria, Fiume e Dalmazia. In sua memoria e per quella di tutte le vittime non smetteremo mai di raccontare uno dei capitoli più bui e spesso ignorati della storia d'Italia”.

Il ricordo di Fedriga

Un commossoricordo anche da parte del presidente della Regione Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga: "La scomparsa alla soglia dei cent'anni di Giuseppe Comand, ultimo testimone oculare del recupero degli infoibati in Istria, desta commozione e ci ammonisce preservare nella comunità regionale e internazionale quella memoria che abbandona la vita delle persone. Rivolgo le più sentite condoglianze ai familiari di un uomo stimato che ha saputo affrontare con senso del dovere e lucidità uno dei più esecrabili orrori del comunismo titino".

"E' nostro compito ora - ha concluso il governatore - mantenere la lanterna accesa sui fatti certificati dai testimoni della storia perché pagine come quelle vissute da Comand possano essere conosciute dalle giovani generazioni per non essere mai più scritte".

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