Morte Spiro dalla Porta Xydias, Stazione Soccorso alpino di Trieste ricorda il suo fondatore
Il ricordo della Stazione di Trieste del Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico
La Stazione di Trieste del Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico ricorda il suo fondatore Spiro dalla Porta Xydias: «“Scalata all’Infinito” è uno dei titoli di Spiro Dalla Porta Xydias, e lui, la sua, l’ha ultimata ieri, 18 gennaio, a pochi passi dalla soglia dei cento anni. Nel settembre del 2016 la Stazione del Soccorso Alpino di Trieste – insieme alla Delegazione Regionale del Friuli Venezia Giulia – ha potuto festeggiare con lui, che ne è stato il fondatore, i 60 anni dell’operatività. E anche questo è stato un traguardo significativo».
«Ciascuno lo potrà ricordare per un gesto, una parola detta o scritta, uno sguardo sorridente (come quello di uno dei suoi ritratti più recenti, di Piero Pausin). Qualcuno magari anche per una salita compiuta insieme (l’ultima arrampicata l’aveva fatta a ottant’anni, sulla “via dei Tedeschi” al Chiadenis)».
Il Soccorso Alpino lo ricorda attraverso le ultime parole dell’intervista sull’aiuto in montagna, rivolte proprio ai volontari del sodalizio a cui era legato: "Quello che non deve cambiare è lo slancio, la motivazione interiore, profonda per cui fai il soccorritore. Quella ciascuno deve trovarla, deve cercarla, rinnovarla. È una motivazione che nasce all’incrocio tra il senso dell’elevazione e quello della solidarietà: a questo incrocio alle volte un uomo capisce di dover diventare alpinista e un alpinista si ricorda di dover essere anzitutto un uomo". Arrivederci Spiro, anche per te è arrivato il tempo della salita da cui non si scende, perché ci si trattiene senza fine in contemplazione dell’Infinito».