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Cronaca

Trieste piange il vescovo Eugenio Ravignani, spinse i cattolici al dialogo interreligioso

Si è spento a Opicina nella notte tra il 7 e l'8 maggio "dopo un periodo di sofferta malattia, affrontato con sereno e fiducioso abbandono alla volontà del Padre celeste", come rivela l'Arcivescovo Monsignor Giampaolo Crepaldi

Trieste dice addio a Monsignor Eugenio Ravignani, vescovo delle diocesi di Trieste e di Vittorio Veneto, noto nella nostra città per aver avviato il dialogo ecumenico con i responsabili delle Chiese cristiane, ortodosse ed evangeliche della città, allargandolo pure alla comunità israelitica. Nato a Pola nel 1932, Monsignor Ravignani si è spento a Opicina nella notte tra il 7 e l'8 maggio "dopo un periodo di sofferta malattia, affrontato con sereno e fiducioso abbandono alla volontà del Padre celeste", come rivela l'Arcivescovo Monsignor Giampaolo Crepaldi.

"Don Eugenio, come tutti affettuosamente lo abbiamo sempre chiamato - ricorda Crepaldi - fu un amato e venerato testimone del Signore, sempre circondato dalla stima e dall'affetto di tutti per la sua grande carità, il suo amabile e arguto sorriso, la sua pazienza e delicatezza nei rapporti. Affidiamo al Signore della vita questo suo servo fedele e assicuriamo alla sua anima benedetta la nostra preghiera e ringraziamo quanti - familiari, sacerdoti, amici e personale medico - lo hanno accudito con ammirevole dedizione, soprattutto in questi ultimi mesi. Per il Vescovo Eugenio si sono ora compiute le parole di san Pietro che avevano guidato il suo episcopato: Donec dies elucescat, Fino a quando non spunti luminoso il giorno".

Chi era Monsignor Ravignani

Monsignor Eugenio Ravignani si trasferì a Trieste nel 1946. Conclusi gli studi teologici nel seminario vescovile di Trieste, fu ordinato sacerdote a San Giusto il 3 luglio nel 1955. Fu rettore e prefetto degli studi nel seminario diocesano fino al 1983.  Dal settembre del 1978 al febbraio 1981 diresse il settimanale diocesano Vita Nuova. Eletto Vescovo di Vittorio Veneto il 7 marzo 1983, fu consacrato a Trieste nel 1983. Membro della Commissione Episcopale della CEI per l’Ecumenismo e il dialogo interreligioso dal 1998 al 2001 fu membro della Commissione episcopale per l'educazione cattolica, la scuola e l’università. Vice Presidente della Conferenza Episcopale Triveneta dal 2000 al 2009, è stato anche membro della Commissione episcopale per la Facoltà Teologica del Triveneto con la delega per gli Istituti teologici regionali. L’espressione di San Pietro «Donec dies elucescat», «Fino a quando non spunti luminoso il giorno» (1Pt 1,19) è stata scelta quale motto ispiratore del suo servizio episcopale.

Il 24 aprile 2008 ha ricordato il XXV anniversario della sua Ordinazione Episcopale: la Diocesi ha celebrato tale importante momento con un solenne rito liturgico nella Cattedrale di San Giusto e la Città ha voluto esprimere la sua partecipazione con una degna cerimonia al Teatro Verdi. Il 4 ottobre 2008, nella cattedrale di San Giusto martire in Trieste, ha concelebrato assieme all’Arcivescovo Angelo Amato, prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, il rito di beatificazione di don Francesco Bonifacio. Dal 4 luglio 2009, data di nomina a Vescovo di Trieste dell’Arcivescovo mons. Giampaolo Crepaldi, fino al 4 ottobre 2009, data del suo ingresso in Diocesi, mons. Ravignani è stato Amministratore Apostolico della Diocesi. Da allora ha assunto il titolo di Vescovo Emerito di Trieste.

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