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Lunedì, 11 Dicembre 2023
Cronaca

A Trieste arriva "Incanto", la Cracking Art invade la città con 120 opere

Dal 3 luglio fino al 17 ottobre, arriva nel capoluogo del Friuli Venezia Giulia Cracking Art, uno dei fenomeni d’arte contemporanea più conosciuti al mondo, con la mostra Incanto.

“Tutti vogliamo superare e uscire definitivamente dalla crisi pandemica, per riprenderci la nostra vita nella bellezza dell’incontro e delle esperienze più vere. Auspico che “Incanto” possa rappresentare un’occasione in più, un segno di rinascita e di apertura, per rilanciare Trieste, città di storia, tradizioni, cultura e turismo, che sa guardare avanti, anche a uno dei fenomeni dell’arte contemporanea come la Cracking Art, per essere sempre aperta al mondo e sensibile alle fondamentali tematiche sociali e di tutela e valorizzazione ambientale del nostro territorio. Le contaminazioni, le forme e i colori di questa rassegna saranno anche un’opportunità in più per rivitalizzare, in particolare i bambini, i ragazzi e i giovani, che più di tutti hanno sofferto la crisi e il “grigiore” della pandemia". Con questo messaggio d’apertura, l’assessore comunale alla Cultura Giorgio Rossi ha presentato ufficialmente al Salone degli Incanti di Trieste la mostra “Incanto”, promossa dal Comune di Trieste, organizzata dal Gruppo Arthemisia e curata dal collettivo Cracking Art.

Oltre 120 opere invadono la città

Oltre 120 coloratissime opere dalle dimensioni più svariate sono pronte a invadere la città di Trieste: dal 3 luglio fino al 17 ottobre, arriva nel capoluogo del Friuli Venezia Giulia Cracking Art, uno dei fenomeni d’arte contemporanea più conosciuti al mondo, con la mostra Incanto. Per incanto, come per incanto, in modo improvviso e imprevedibile, come per magia. Questa è l’atmosfera che si respirerà a Trieste attraverso l’apparizione di creature sorprendenti, che prenderanno dimora nelle architetture storiche della città. Una mostra “diffusa” che interesserà non solo spazi all’aperto ma anche quelli al chiuso che già in passato hanno ospitato artisti illustri e solitamente adibiti a eventi espositivi e istituzionali. A partire proprio dal meraviglioso Salone degli Incanti - dal quale la mostra prende proprio il nome e dove un’invasione di chiocciole colorate prenderà possesso del luogo con lo spirito leggero e favolistico di un gioco meraviglioso -, i luoghi più significativi della città si popoleranno di grandissimi animali dalle tinte sgargianti che renderanno il cuore di Trieste una galleria d’arte a cielo aperto.

Trieste museo senza barriere

Uscendo dallo spazio di Riva Nazario Sauro, i visitatori saranno infatti invitati a esplorare un percorso che coinvolge altri luoghi della città (da piazza Hortis a piazza Cavana, piazza Verdi, piazza della Borsa; dal Palazzo della Cassa di Risparmio di Trieste - ora sede della Fondazione CRTrieste - a piazza Ponterosso a via delle Torri, fino a raggiungere l'Hotel Hilton in piazza della Repubblica) in cui verranno installate opere diverse, con l’invito a visitare e riappropriarsi delle aree urbane con uno spirito rinnovato e magico. Animata da chiocciole, rondini, conigli, coccodrilli, elefanti, pinguini, lupi e rane, Trieste si trasforma in uno speciale museo senza barriere dove protagonisti sono sempre la natura e il rispetto per essa.

Una mostra gratuita e all'aperto

La mostra è pensata e voluta gratuita e all’aperto, affinché possa essere alla portata di tutti, non solo in termini di accessibilità ma anche perché possa essere interiorizzata stimolando le reazioni e l’attenzione del singolo e - allo stesso tempo - della collettività verso importanti tematiche di interesse sociale. La plastica, infatti, si trasforma e si rende mezzo di comunicazione: da semplice materiale di uso comune e sostanza potenzialmente dannosa per l'ambiente, si modella divenendo elemento decorativo e fonte di ispirazione.

Le installazioni Cracking Art - movimento noto nel mondo per la sua attenzione all’ambiente, per il suo forte impegno ambientale e per la pratica della rigenerazione che ha reso iconiche le sue creazioni - si inseriscono e si confrontano con la storia e l’architettura dei luoghi che le ospitano e si animano con le interazioni empatiche che vengono stabilite con il pubblico. Ogni opera, col soggetto rappresentato, è portatrice di un messaggio che ogni visitatore è chiamato a interpretare e diffondere.

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