Al via a Trieste la mostra sull'architettura e urbanistica post-coronavirus
Lorenzateliers celebra i suoi 40 anni e si è colta questa occasione per cercare di provocare un feedback e un confronto con l’Italia sulla situazione che attualmente si vive in Austria da un punto di vista architettonico e urbanistico. Con la mostra "Passion for space", che è al tempo stesso una rassegna di quarant’anni di lavoro che ha visto realizzare quasi cinquecento progetti. Uno sguardo al futuro, un manifesto per affrontare la stretta interazione tra spazio urbano e architettura e una dichiarazione d'amore per la città europea. La mostra sarà aperta al pubblico dal 13 settembre all’11 ottobre 2020, da lunedì a sabato dalle 15.30 alle 19.30 in Androna Campo Marzio 8.
Soprattutto si esplorerà la preoccupazione per la città europea, per le strutture urbane fuori dal centro storico, per una metamorfosi delle zone commerciali che contraddicono le esigenze della sopravivenza urbana del Ventunesimo secolo. Bisogna risolvere la crisi del climatica, del soffocamento del traffico, dei costi troppo elevati delle città e della competitività tra di esse. Il 2020 ha dimostrato quanto sia importante la qualità delle proprie abitazioni, del proprio soggiorno e degli spazi in generale.Lorenzateliers rappresenta uno dei più noti studi in attività che si occupa del futuro delle città in Europa ed è da qui che parte il desiderio di ripensare alle città.
Negli spazi industriali dell´ex Arsenale del Lloyd Austriaco in Androna Campo Marzio 8, per tanti anni inaccessibili al pubblico, unici e affascinanti, è stato realizzato un allestimento attraverso l’esposizione dei progetti più significativi. Tra disegni, fotografie, video e plastici originali si illustra la passione per lo spazio, inteso come spazio urbano, che continua in architettura e con cui comunica, e che non deve limitarsi ai centri storici.
L’esposizione è uddivisa in sette isole che rappresentano gli aspetti del pensiero e della creazione delle opere di Lorenzateliers: METAMORFOSI, CONNETTIVITÀ, SOGNI, EQUITÀ, INTELLIGENZA, DEMOLIZIONE, TRIESTE. “PASSION FOR SPACE” è concepita come punto di partenza per l’inizio di nuovi discorsi sulla pianificazione urbana e l´ architettura in Italiama anche all’estero.
Nello specifico offre anche una riflessione su Trieste, città che Peter Lorenz e Giulia Decorti hanno volutamente scelto come prima tappa di questo evento e per il rilancio della quale si stanno prodigando da anni. Trieste rappresenta la città mitteleuropea con più contributi internazionali ed è probabilmente una delle città europee con il più grande potenziale. Nei contributi eccezionali del Borgo Teresiano, del Porto Vecchio e di Piazza Unità si nota la qualità alta di architettura e urbanistica dell’epoca.
La crisi innescata dal Coronavirus è stata considerata da Peter Lorenz come un’opportunità. Tra gli interrogativi principali che si è posto il fondatore di Lorenzateliers, che vede in questo periodo la necessità di una riflessione, è come Riconsiderare le città: “Fondamentale per me – aggiunge Lorenz - è Ripensare alla Città: le zone commerciali devono diventare delle aree vivibili e urbane, così come le periferie abbandonate.
Quando si parla di centro storico Lorenz lui pensa alla “Connettività” degli edifici. E ciò significa dire addio alle strutture urbane separate e proclamare edifici multiuso(come la scuola pubblico sul d´tetto del supermercato Spara Vienna). In questa mostra sono esposti alcuni progetti che sono stati pensati per aree dimenticate ed è grazie alla loro realizzazione che queste aree dimenticate hanno trovato una nuova rinascita” afferma Peter Lorenz.
“Un’iniziativa che abbiamo voluto realizzare proprio a Trieste - continua Giulia Decorti, architetto e partner di Lorenzateliers - perché, oltre ad avere le nostre radici qui, è una città dalle grandi potenzialità e con un passato caratterizzato da interventi di altissima qualità urbanistica e architettonica. Anche il Simposio che abbiamo organizzato lo scorso fine settimana per noi rappresenta un primo passo verso una auspicabile collaborazione con la città di Trieste”.
“PASSION FOR SPACE” è un manifesto per affrontare lo spazio, che dà risalto alla stretta interazione tra spazio urbano e architettura. Molti dei progetti di Lorenzateliers vanno deliberatamente oltre ciò che è richiesto: pensare alla città quando si progetta anche solo un edificio. Questa interazione è evidenziata nel capitolo "Connettività". Connettività, intesa come la capacità di creare una connessione tra gli edifici di una stessa area urbana, piuttosto che pensare a ogni singola costruzione slegata dal contesto in cui si trova. Ciò vale soprattutto per le aree normalmente ignorate dagli architetti, i punti ciechi dell'architettura e dello sviluppo urbano: le aree industriali di periferia con il loro disastroso consumo di suolo e la loro monocultura antiurbana.
In “Metamorfosi” si rivolge l’attenzione alla città europea, considerata da Lorenz come l'opera d'arte più importante e più grande dell'umanità" e che in questa sessione viene raccontata attraverso l'opera erculea di urbanizzazione e coltivazione soprattutto delle aree periferiche. “Fondamentalmente - aggiunge Lorenz - non fa differenza se percepiamo lo spazio in natura o lo spazio urbano. Non è un caso che tutti gli architetti a cui tengo siano attenti osservatori e amanti della natura. L'infinita varietà di spazi è fonte di ispirazione per concepire gli spazi urbani. Nella mia esperienza, questa percezione tridimensionale e la capacità di pensiero possono essere allenate come un muscolo”.
Non poteva mancare l’area della mostra dedicata a “Trieste” in cui sono esposti alcuni dei progetti per la città, come ad esempio i masterplan per la riqualificazione di Piazza Sant’Antonio e della Ex Fiera di Montebello nonché la visionaria proposta “La Costa Triestina” ideata per ricollegare appunto la costa dalla Lanterna fino a Miramarericonnettendo in tal modo anche l´ area di Portovecchio al tessuto urbano esistente.
“Demolizioni” mette il focus su quegli aspetti che spesso vengono tralasciati: ovvero il destino di quegli edifici che vengono demoliti o modificati. Un'esperienza che porta con sé dolore e consapevolezza dei tempi che cambiano. Al posto del vecchio sorge qualcosa di nuovo. A seconda dello sviluppo culturale ogni novità è un arricchimento o un deterioramento. Il principio ideale è simile alla costruzione nella natura: con ogni edificio, le persone si prendono un debito con la natura e con l’ambiente circostante perché le portano via qualcosa. Questa colpa però può essere minimizzata da un'architettura di alta qualità. È come accade negli incontri umani il nuovo può distruggere il vecchio ma può anche ascoltarlo e rispettarlo, affinché il cambiamento crei qualcosa di buono.
"Passion for space" è un evento organizzato da Lorenzateliers ed è entrato a far parte dei circuiti BARCOLANA 52 e SCIENCE IN THE CITY FESTIVAL. Presentato anche il nuovo libro "Passion for space", edito da Deutscher Architektur Verlag: una scatola di cartone spessa 1 cm, con titolo manoscritto che comprende tutti e sette i capitoli della mostra, oltre a contributi - tra gli altri - di Christian Kühn, Maik Novotny, Bernd Rießland, Peter Lorenz e Giulia Decorti.