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Cronaca Piazza della Borsa

Movimento Trieste Libera contro Movimento Trieste Libera, "assedio" alla sede: intervengono i Carabinieri

Ieri l'ultimo episodio di questo scontro interno. Ora ci sono due presidenti, due direttivi... ma una sola sede

Le fratture interne al Movimento Trieste Libera stanno diventato sempre più profonde. Sembra ormai una telenovela: account rubati, denunce, minacce, ingiurie e diffamazioni.

Ieri sera l'ultimo episodio: un drappello di circa trenta persone del nuovo Movimento (quello dei fondatori, espulsi da Giurastante) ha tentato di entrare nella sede di piazza della Borsa. «...una violentissima campagna di aggressione mediatica, ha intensificato l’azione e dopo avere organizzato un’assemblea farsa per dichiarare decaduti gli organi sociali legittimamente eletti nell’assemblea annuale dello scorso gennaio, ha provveduto a sostituire i componenti del Direttivo nominandone di nuovi e con questi un nuovo presidente - afferma Roberto Giurastante, che resta presidente di una parte del Movimento, ma è stato fatto decadere dall'altra fazione -. Un golpe in pieno stile. Condotto con le armi di una propaganda menzognera da pura dittatura. Le autorità italiane sono state ad assistere inerti a quanto stava accadendo nonostante le dichiarate intenzioni dei golpisti di riprendersi con ogni mezzo la sede del Movimento da loro ritenuta occupata dai loro “avversari”, coloro che si riconoscono nel Direttivo in carica e non in quello imposto con l’atto di forza da questi dissidenti che usano i metodi delle squadracce fasciste. Metodi utilizzati pure nel raid condotto il 3 giugno. Una trentina di persone si sono presentate all’ingresso della sede cercando di disattivare il sistema di apertura elettromeccanico della porta della sede. Non riuscendo ad entrare i facinorosi sono rimasti davanti all’ingresso della sede per oltre due ore, bloccando di fatto le persone che in quel momento vi si trovavano. La situazione è rimasta tesa fino all’arrivo dei Carabinieri che hanno fatto sgombrare il gruppo stazionante davanti alla sede».

Dalla loro invece gli espulsi, i "fondatori" (come si definiscono), affermano che «c’è stata la prima riunione (2 giugno) del nuovo Consiglio Direttivo. Nella riunione il CD ha deliberato le seguenti cariche istituzionali: Presidente Vito Potenza, Vicepresidente Andrej Rupel, Segretario Marco Pizzi, Consigliere Ferluga Stefano, Consigliere Claudio Beorchia, Consigliere Ciacci Adriano, Consigliere Luca Milkovitsch. Viene nominato tesoriere Giorgio Vrtlar Il nuovo CD innanzitutto ringrazia tutti i soci che hanno partecipato così numerosi all’assemblea del 31 maggio, suggellando con la loro presenza la voglia di democrazia e di continuità del MTL. Possiamo così assicurare che non esistono due movimenti e non esistono fratture all’interno. Esiste un solo, unico, grande Movimento. Il periodo di crisi ha permesso lo sviluppo di una nuova e più consapevole coscienza e volontà di partecipazione collettiva e sarà nostro compito assicurare che eventi come quelli appena superati, non si ripetano più. Il nuovo CD assicura a tutti gli iscritti che entro pochi giorni tutte le attività del Movimento saranno ripristinate presso la sede sociale di Piazza della Borsa nr.7».

Saranno forse a questo punto le autorità italiane, non riconosciute dal Movimento, a porre fine a questa situazione? O almeno per quanto riguarda la sede.

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