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Cronaca Muggia

Muggia: "salute in pericolo a causa delle radiazioni elettromagnetiche"

27.07.2014 | 16:26 - Una cittadina di Muggia, particolarmente impegnata nella lotta contro le radiazioni elettromagnetiche emanate dalle grandi antenne dei ripetitori radio tv che soddisfano la ricezione triestina, ci scrive e noi pubblichiamo

Il comune di Muggia riguardo la risoluzione del problema antenne radio e tv che proliferano sul ridotto territorio Muggesano ormai da anni emanando segnali che arrivano a Trieste e nel Friuli  adotta e fa suo il principio “mal comune mezzo gaudio” puntando sulla delocalizzazione dei tralicci abusivi di Chiampore verso altri siti.
Uno di questi siti è monte Castellier nella zona di Santa Barbara sul quale si può già notare l'eco-mostro.
Il comune a tal proposito parla spesso di “coscienza collettiva” cercando subdolamente di spostare l'attenzione dei cittadini dalle sue responsabilità attivando un gioco che io chiamo “guerra fra i poveri”
Facendo riferimento alla costituzione nella quale viene sottolineato che la repubblica italiana tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e dell'intera cittadinanza mi chiedo chi a Muggia tutela la nostra salute?
Salute pubblica minata dalle radiazioni elettromagnetiche sprigionate dalle antenne che l'agenzia internazionale per la ricerca sul cancro ha classificato come cancerogene.

Allarme lanciato dal consiglio d'Europa nel 2011. A tal merito il professore-ricercatore Leif Salford della Lund University ha dimostrato che le radiazioni uccidono le cellule del cervello ed il rischio è maggiore per i bambini perché  i loro crani sono meno spessi e il loro sistema nervoso è in via di sviluppo.

L'organizzazione mondiale della sanità dice che sulle antenne radio-tv e di telefonia si deve applicare il principio di precauzione del trattato di Amsterdam (1999) che sottolinea che nel caso di dubbio sul livello delle emissioni  bisogna adottare l'impostazione più conservativa che consiste nel minimizzare l'emissione ricorrendo anche a valore 0.

Inoltre la distanza di legge tra strutture di questo di tipo e case e centri abitati dovrebbe essere di 200 metri e più lontano possibile da scuole e ospedali. Come mai allora a Chiampore c'è né una proprio vicino alla scuola e a Santa Barbara vicino alle case nelle quali abitano anche bambini?

Ricordando ai cittadini che ogni persona ha il diritto di vivere in un ambiente adeguato alla propria salute al proprio benessere,  ed il dovere, sia individuale che collettivo, di proteggere e migliorare l'ambiente al beneficio della vita delle generazioni attuali e future vi invito a firmare la petizione che chiede su tutto il territorio regionale un'efficace azione di contrasto all'attuale inquinamento elettromagnetico.

COGITA SEMPER QUALIS VITA
                                NON QUANTA SIT.
                                                       SENECA


                                                                                                                                        Erica Flego

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