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Cronaca Barriera Nuova - Città Nuova / Piazza Guglielmo Oberdan

Vandali in azione al sacrario di Oberdan, sfondata una vetrata del museo

L'episodio è stato "denunciato" da Diego Redivo, celebre gestore del museo di piazza Oberdan. "Scritte di tutti i tipi, anche sataniche. Telecamere necessarie". Sopralluogo da parte di Fratelli d'Italia: "Persone che non rispettano niente e, in primis, la loro città"

Alcuni vandali hanno sfondato una finestra del museo del Risorgimento e vi hanno gettato alcune bottiglie di birra al suo interno. A denunciare il fatto, avvenuto presumibilmente "nella tarda serata tra sabato 23 e domenica 24 novembre", è Diego Redivo, storico incaricato della gestione del civico museo di piazza Oberdan, nonché celebre guida triestina e autore di numerosi volumi sulla storia della città.  

Secondo Redivo, i danni sarebbero stati provocati dai "soliti teppisti che stazionano all'esterno del Sacrario di Oberdan". La zona infatti è da tempo alle prese con alcuni gruppetti di persone che la sera passano il tempo seduti sul muretto adiacente alla cella dell'allora caserma grande dove nel 1882 venne rinchiuso Guglielmo Oberdan, in seguito alle accuse di aver organizzato un attentato contro l'imperatore Francesco Giuseppe. "Domenica mattina ho prestato servizio e sabato alla chiusura (che avviene alle 17 ndr) non c'erano". 

"Durante la primavera e l'estate - continua Redivo - gruppetti di giovani stazionano in zona, consumando alcolici e ascoltando musica a tutto volume. A dire ilvero non so se gli autori dell'atto vandalico sono gli stessi che bivacanno qui nei pomeriggi. La facciata è veramente in condizioni pietose, ci sono scritte di tutti i tipi, sataniche, anarchiche, una "dux" e le solite scritte d'amore". "Il sindaco Roberto Dipiazza - ha concluso Redivo - già un anno e mezzo fa ci aveva detto che avrebbe fatto chiudere al traffico la via che da piazza Oberdan conduce in via Fabio Severo. Al momento però non si è fatto nulla".  

Il sopralluogo di Fratelli d'Italia

Subito dopo la "denuncia" social dello storico triestino, si sono recati sul posto Claudio Giacomelli e Nicole Matteoni di Fratelli d'Italia. “Scioccati dall’ennesimo atto di vandalismo al Museo del Risorgimento di Piazza Oberdan" hanno affermato in una nota gli esponenti del partito sovranista, rimarcando come la responsabilità dei danni siano da attribuire a "persone che non rispettano niente e in primis la loro città. Chiederemo telecamere, controlli più forti in zona e un’immediata riparazione della finestra”. Forse già questa sera durante i lavori del Consiglio comunale, in programma alle 18.30. 

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