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Cronaca

Mutui, Prestiti Finalizzati e Personali il Fvg secondo il Crif

In Friuli Venezia Giulia l’importo medio dei mutui erogati si è assestato a 137.223 €, dato inferiore alla media italiana che posiziona la regione al 9° posto assoluto della classifica nazionale.Relativamente ai prestiti finalizzati, invece...

In Friuli Venezia Giulia l'importo medio dei mutui erogati si è assestato a 137.223 ?, dato inferiore alla media italiana che posiziona la regione al 9° posto assoluto della classifica nazionale.
Relativamente ai prestiti finalizzati, invece, l'analisi di CRIF Decision Solutions mette in evidenza come l'importo medio erogato in regione sia risultato pari a 4.418 ?, anche in questo caso al 9° posto della graduatoria capeggiato dal Trentino con 5.640 euro.
In merito ai prestiti personali, infine, la media rilevata in Friuli è stata pari a 11.874 ?, che colloca la regione solamente al penultimo posto del ranking italiano, precedendo di poco la sola Liguria (11.840 ?).

Per quanto riguarda le singole province del Friuli, relativamente ai mutui l'importo medio più consistente è risultato essere quello erogato a Pordenone (con 151.709 ?, che colloca la provincia al 31° posto assoluto della graduatoria nazionale) seguita da Udine (145.082 ?, al 39° posto) mentre quello più contenuto è stato riscontrato a Gorizia (113.288 ?) e Trieste (116.555 ?).

Relativamente ai prestiti finalizzati, invece, l'importo medio più cospicuo è quello rilevato nella provincia di Trieste (4.592 ?, 41^ posizione assoluta), seguita da Udine (4.553 ?), Pordenone (4.289 ?) e Gorizia (4.017 ?).

Riguardo i prestiti personali, infine, il più elevato importo medio erogato è stato quello delle province di Pordenone (che con 12.401 ? si colloca solamente al 64° posto assoluto del ranking nazionale) seguita da Udine (12.258 ?), Trieste (11.125 ?) e Gorizia (che con 10.681 ? si colloca al penultimo posto assoluto della graduatoria italiana, seguita solamente da Piacenza).

"In questi ultimi anni caratterizzati dalla crisi le famiglie hanno profondamente riorganizzato le proprie uscite, spesso rinviando gli acquisti a momenti più propizi, specie nel caso di beni non considerati strettamente indispensabili o per quelli di importo più elevato - illustra Daniela Bastianelli, Research & Innovation di CRIF Decision Solutions -.

Considerando che nell'ultimo anno le retribuzioni in termini reali si sono ulteriormente ridotte e che il potere d'acquisto è ulteriormente diminuito, coerentemente i finanziamenti a sostegno di consumi e investimento per la casa si sono tendenzialmente orientati su soluzioni in grado di gravare meno pesantemente sul reddito disponibile, privilegiando di conseguenza importi più leggeri".

A titolo di confronto, a livello nazionale i mutui immobiliari a livello hanno continuato a registrare sia una forte contrazione della domanda sia un'offerta ridotta, caratterizzata da tassi di interesse sulle nuove erogazioni ancora elevati che hanno scoraggiato eventuali richieste.

Legati ad un mercato immobiliare in forte crisi, dove le compravendite hanno registrato cali significativi con una dinamica dei prezzi sicuramente più rigida ma in lieve riduzione, i mutui immobiliari erogati hanno infatti registrato un ulteriore contrazione del -3,6% dell'importo medio, che nel 2012 è stato pari a 146.316 euro.

Non meno importante è il ridimensionamento dei prestiti finalizzati soprattutto perché riflettono le dinamiche dei consumi durevoli, in particolare dell'auto dove le immatricolazioni hanno registrato una contrazione del -20% circa rispetto al 2011.

In calo anche i consumi dedicati ai mobili, arredo ed elettrodomestici, tipicamente sostenuti dall'accensione di un finanziamento. Per questa forma tecnica l'importo medio si è contratto del -4,1% rispetto al 2011, assestandosi a 4.090 euro, indicando anche una riduzione della spesa dedicata a quei prodotti.

Decisamente più significativa è la contrazione rispetto al 2009 (-22,3%) e, soprattutto, al 2008 (-29,1%), quando la crisi ancora non aveva fatto sentire tutti i suoi drammatici effetti sulle famiglie.

Queste evidenze di riduzione dei consumi e della spesa da destinare agli acquisti si possono intravvedere anche nel trend dei prestiti personali, forma tecnica che ha assunto nel tempo un maggiore appeal presso la clientela per le sue caratteristiche di flessibilità nell'utilizzo, ma che risente anch'essa delle condizioni sfavorevoli per le famiglie.

Nel 2012 l'importo medio è calato di un ulteriore -6,7% rispetto all'anno precedente e si è assestato a 12.666 euro, frutto di una contrazione sia degli importi complessivamente finanziati che del numero di contratti sottoscritti.

"Considerando la persistente fragilità del quadro macroeconomico e l'incertezza sui tempi di superamento della crisi, le prospettive di crescita del credito alle famiglie per il 2013 si confermano sostanzialmente deboli, condizionate dall'ulteriore aumento dei tassi di disoccupazione e della complessiva contrazione dei redditi disponibili che indurranno i consumatori ad adottare ancora un approccio improntato alla prudenza nelle decisioni di acquisto e di investimento - conclude Bastianelli -.

Al contempo le politiche di offerta da parte degli Istituti continueranno a mantenersi selettive a fronte dell'ulteriore innalzamento dei livelli di rischiosità creditizia già evidenziato dai modelli predittivi di CRIF".


CRIF è un'azienda specializzata nello sviluppo e nella gestione di sistemi di informazioni creditizie, di business information e di supporto decisionale. Fondata a Bologna nel 1988, oggi non solo è leader in Italia nelle soluzioni

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