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Carabinieri del Nas al Mercato ittico: chiuso per «gravi carenze igieniche»

Nessuna doccia fredda, ma provvedimento che prima o poi sarebbe arrivato. Dipiazza: «Stamattina ero alle 7 al mercato e in 4/5 giorni faremo i lavori urgenti. Nel frattempo abbiamo chiamato D'Agostino per spostare l'attività al Molo Zero»

Una notizia che sconvolgerà i triestini, ma attesa, e che però non deve generare allarmismi. Ieri i Carabinieri del Nas hanno effettuato un'ispezione al mercato ittico di Trieste e lo hanno «blindato: al Comune erano giunte lettere su lettere ed entro giungo la situazione di degrado assoluto avrebbe dovuto essere risolta. Sono a rischio centinaia di famiglie di operatori».

DIPIAZZA - Critico, ma non punta il dito, il sindaco Dipiazza che preferisce evidenziare l'efficenza che lo ha contraddistinto i questi primi giorni di mandato: «Mi è stato detto che "ho trovato tutto pronto", infatti stamattina ero alle 7 al mercato ittico e in 4/5 giorni faremo i lavori urgenti; nel frattempo abbiamo chiamato Zeno D'Agostino (commissario del Porto) per trasferire in 365/400 giorni l'attività al Molo Zero: il mercato ittico sarà la prima attività che sposteremo in Porto Vecchio, davanti la stazione idrodinamica (ci sono anche dei fondi regionali)».

«Un'Amministrazione non può volare troppo alto, bisogna fare un po' di manutenzione, ci si distingueva dall'est Europa proprio per la manutenzione ordinaria - incalza Dipiazza -. È avvenuta una cosa di gravità assoluta, anche perché avevamo impostato collaborazioni con Croazia e Slovenia».

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GIORGI - «In questo momento abbiamo i nostri uffici sul posto con la ditta, abbiamo risposto in sei ore e già domani iniziano i lavori perché parliamo di centinaia di lavori a rischio - ha detto Lorenzo Giorgi, assessore competente -. Di queste cose ne abbiamo già parlato in diverse volte in Consiglio comunale, ma senza che la Giunta prendesse provvedimenti».

TEMPISTICHE - «Si tratta di una sospensione temporanea, legata alla situazione attuale: se il comune risolverà in poco tempo queste problematiche l'attività potrà riprendere - spiega il responsabile "veterinario" Maurizio Cocevari, che però aggiunge che - è a rischio il bollino europeo che determinerebbe la chiusura del Mercato ittico: c'è tempo fino al 31 agosto (grazie a una deroga della Regione) per sistemare il soffitto della sala d'asta».

NIENTE ALLARMISMI - «Non interromperemo il servizio pubblico», assicura Livio Amato di Confommercio: «Già ieri, ma anche oggi abbiamo arginato una situazione di emergenza e ci siamo organizzati con l'approvigionamento da altri mercati (Marano, Caorle, San Stino): qualche articolo in meno ci sarà, ma l'utenza sarà comunque servita, senza aumenti di prezzo».

«Cronaca di una morte annunciata» attacca Franco Bullo, in rappresentanza dei commissionari Mercato Ittico di Trieste: «Spero che la situazione venga risolta bel più breve tempo possibile. Mi sono vergognato come una bestia in questi giorni; non dimentichiamo che ci siamo estesi verso Slovenia e Croazia e rappresentiamo il 30/35 per cento del loro mercato».

LAVORI URGENTI - Questi i lavori urgenti prescritti dal responsabile della Struttura semplice - Tutela igienico sanitaria degli alimenti di orgine animale, Maurizio Cocevari: 

  • Ripristino della pavimentazione con eliminazione delle soluzioni di continuo e delle esfoliazioni presenti che rendono difficoltose le operazioni di sanificaizone;
  • Ripristino dell'intonaco scrostato in più punti lungo le pareti laterali;
  • Eliminazione di tutte le parti arrugginite all'interno della sala aste;
  • Manutenzione straordinaria delle celle frigo con sostituzione delle guarnizioni usurate;
  • Sostituzone dei gusci di raccordo pareti-pavimento ove rotti;
  • Provvedere a un ripristino delle soluzioni di continuo della pavimentazione della banchina;
  • Eliminazione di tutti i bancali e le attrezzature non in uso che impediscono una adeguata attività di pulizia;
  • Provvedere a una radicale pulizia e sanificazione della struttura che dovrà essere considerata come attività quotidiana e ordinaria con imprementazione del piano di autocontrollo. In particolare dovrà essere effettuata una straordinaria pulizia del soppalco soprastante la sala aste e delle canalette con particolare attenzione a tutte le parti difficilmente accessibili. 

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