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Cronaca

Nasce il Comitato "Difendiamo le Cooperative Operaie di Trieste Istria e Friuli": gli Obiettivi

Riceviamo dal Comitato "Difendiamo le Cooperative Operaie di Trieste Istria e Friuli" e pubblichiamo:Un gruppo di soci “preoccupati” dell’attuale gestione delle Cooperative Operaie si è fatto promotore del comitato “Difendiamo le Cooperative...

Riceviamo dal Comitato "Difendiamo le Cooperative Operaie di Trieste Istria e Friuli" e pubblichiamo:
Un gruppo di soci "preoccupati" dell'attuale gestione delle Cooperative Operaie si è fatto promotore del comitato "Difendiamo le Cooperative Operaie di Trieste Istria e Friuli".

In data 2 agosto 2012 si è svolta l'assemblea costituente; oltre 100 a tutt'oggi i membri del comitato, eletto anche il consiglio direttivo.

Perché il comitato:

- dal 2004, inizio della presidenza Marchetti, ad oggi, a livello di bilancio consolidato, le Coop Operaie hanno accumulato perdite per oltre 22 milioni di euro ( a richiesta possibile fornire tabella divisa per esercizi ).
- nello stesso periodo il patrimonio netto di gruppo è sceso da oltre 38 milioni di euro a poco più di 19 milioni di euro.
- gli attuali amministratori osteggiano in tutti i modi una chiara e costruttiva "dialettica" volta a chiarire la situazione che comincia ad essere preoccupante.
- le Coop sono in ultima istanza una "public company " perché composta da oltre 110.000 soci di cui 80.000 triestini ( più di 1/3 della popolazione di Trieste è socia Coop) e di questi 17.000 prestano alle Coop 160 milioni di euro concorrendo così in modo determinante all'operatività dell'azienda; da ricordare inoltre che per fatturato le Coop rientrano nelle prime 10 società con sede a Trieste.


Difendere le Coop da chi ?

- dall'attuale gruppo di amministratori composto da 19 consiglieri ( le Generali ne hanno 16 compresi: Presidente, 2 vicepresidenti e 2 amministratori delegati) che non riesce a portare il bilancio consolidato ( di gruppo ) della cooperativa perlomeno al pareggio e risulta pressoché inalterato da almeno 20 anni dovendo la propria longevità non tanto ai risultati della propria gestione quanto a meccanismi elettorali posti più a propria tutela che a garanzia di una vita democratica interna sostanziale volta a promuovere la reale partecipazione dei soci alla vita sociale come previsto dalla legge.
Un chiaro esempio è rappresentato dal regolamento elettorale che in contrasto anche con lo statuto consente la possibilità di candidarsi solo agli amministratori e ai loro amici.

- sempre dagli attuali amministratori che ostacolano in tutti i modi la possibilità di un chiaro e costruttivo confronto tra i soci su dati oggettivi e non confutabili.
Esempio indicativo è la difficoltà per un socio di ottenere copia del libro soci, nonostante due ordinanze del Tribunale di Trieste, al fine di poter comunicare con i soci stessi ( e non per farne uso commerciale, come affermano, in modo strumentale, i vertici delle Coop).
A tale proposito si richiama alcuni passi di quanto scritto dal Tribunale di Trieste nella propria ordinanza in merito a questo tema: ''?.è inimmaginabile che per un socio possa considerarsi materia riservata l'identità degli altri soci e ciò alla luce dei principi di diritto societario ma più in generale associativo?'' e ancora ''? la disponibilità della reclamante (Coop Operaie) a rilasciare copia dei documenti sia pure a fronte del pagamento dell'esoso corrispettivo (50.000 euro) testimonia come le Coop stesse in fondo non credano alla strategia difensiva che vorrebbe preclusa la conoscenza di tali dati?

Come difendere le Coop ?
- attraverso una chiara informazione e sensibilizzazione dei soci sulla situazione attuale, con particolare riferimento al bilancio consolidato (di gruppo) e sui possibili sviluppi futuri: si continuano a sentire voci su una possibile cessione della Cooperativa che tra l'altro potrebbe non essere senza conseguenze per gli oltre 700 lavoratori.

- presentando una lista di candidati, alle ormai prossime elezioni, aperta alla partecipazione di quanti desiderino impegnarsi con professionalità per riportare il bilancio consolidato al pareggio, senza pregiudicare i livelli occupazionali e condividano l'obiettivo di ripristinare una reale vita democratica all'interno della Cooperativa.

- promuovendo l'iscrizione a socio delle Cooperative Operaie, visto che le nuove adesioni sono in costante calo dal 2005 in poi, al fine di promuovere la crescita della base sociale.

Il comitato ha in programma oltre l'apertura di un sito internet e di un profilo Facebook, una serie di iniziative di volantinaggio e istituzione di banchetti in strada proprio per poter sensibilizzare il maggior numero di soci alla situazione sopra descritta.

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