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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

Nasce il Coordinamento Lavoratori Portuali di Trieste

Il Comitato nasce per dare priorità ai lavoratori triestini nelle assunzioni in Porto Si e’ svolto ieri presso l’Hotel Sonia di Domio una assemblea autogestita fra i lavoratori del Porto di Trieste tesa a individuare un nuovo soggetto deputato al...

Il Comitato nasce per dare priorità ai lavoratori triestini nelle assunzioni in Porto

Si e' svolto ieri presso l'Hotel Sonia di Domio una assemblea autogestita fra i lavoratori del Porto di Trieste tesa a individuare un nuovo soggetto deputato al coordinamento per le iniziative e le istanze degli stessi volte alla salvaguardia e alla tutela dei posti di lavoro.

Stefano Puzzer, portavoce dell'iniziativa, a tal proposito precisa: "L'idea e' quella di riunire i tutti i lavoratori del Porto al di la' delle simpatie politiche e delle sigle sindacali. Il nostro interlocutore principale deve essere l'Autorita' Portuale che ha il compito di vigilare sulle attivita' poste in essere dai vari imprenditori del terminal".

"Non abbiamo nulla contro i sindacati", precisa, "ma corre l'obbligo ricordare che molte nostre istanze sono state disattese forse non tanto per loro esplicita' volonta' ma purtroppo perche' nelle dinamiche delle trattative probabilmente sono costretti a scendere a compromessi ai quali noi non vogliamo piu' sottostare".

La situazione all'interno del Porto e' tesa gia' da qualche tempo, ma la goccia che ha fatto traboccare il vaso e' stata sicuramente la messa in liquidazione della Cooperativa Sopracarichi con la conseguente perdita di lavoro di otto concittadini e il contemporaneo arrivo di altrettanti lavoratori provenienti da Taranto e di stanza al Terminal Container del molo VII.

"Questa provocazione è inaccettabile", sottolinea Puzzer, "non tanto da parte degli imprenditori che devono fare i loro interessi ma piuttosto da parte dell' Autorita' Portuale che ha il dovere di vigilare sull'applicazione dei regolamenti". Le posizioni fra i lavoratori presenti sono diverse ma la maggioranza della platea sembra sposare la linea di Puzzer.

"Potremmo porre in essere diverse forme di protesta: dallo sciopero vero e proprio al rallentamento dell'attivita' produttiva ma vogliamo dare ulteriore prova di attaccamento al nostro posto di lavoro e alla città..

Scegliamo, pertanto, di continuare a operare con i soliti standard produttivi, ma su due punti non siamo disposti a trattare: sul riconoscimento del neocostituente "Coordinamento Lavoratori Portuali di Trieste" e sul fatto che L'Autorita' Portuale recepisca il testo dell'Allegato VIII con il quale viene data priorita' ai lavoratori triestini nelle assunzioni e negli incarichi al Porto di Trieste".

Tale regolamento , risalente al 1947 è attuale cavallo di battaglia del Movimento TLT , e' stato recentemente dichiarato legittimo dal Tar del Friuli Venezia Giulia con sentenza 28.10.2013.

Le persone scelte per rappresentare i lavoratori delle varie aziende in seno al coordinamento sono: Stefano Puzzer per Trieste Marine Terminal, Davide Alessio per Minerva Boris Zuch per Deltauno, Massimiliano Grasso per Idealservice, Giorgio Sodomacco per gli ex lavoratori della Sopracarichi.

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