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Naufragio Cutro

Naufragio di Cutro: Ics presenta esposto in procura con altre 40 associazioni

Ics: "Necessario fare piena luce sulle ragioni per le quali le operazioni di ricerca e soccorso del barcone, pur previste dalle norme di diritto internazionale, non sono state avviate nonostante il governo italiano fosse a conoscenza della situazione di emergenza"

Ics è tra le oltre 40 associazioni della società civile italiana ed europea che hanno depositato un esposto collettivo in Procura presso il Tribunale di Crotone, in seguito al naufragio di Cutro. L'esposto chiede di fare luce sulla tragedia, in cui hanno perso la vita almeno 72 persone, tra cui molti bambini.

Ics ritiene sia "necessario fare piena luce sulle ragioni per le quali le operazioni di ricerca e soccorso del barcone, pur previste dalle norme di diritto internazionale, non sono state avviate nonostante il governo italiano fosse a conoscenza della situazione di emergenza, in ragione delle segnalazioni ricevute".

"Da trent'anni - comunica la nota del Consorzio Italiano di Solidarietà - quel tipo di traffico ha le stesse caratteristiche criminali: le barche sono logore, sovraffollate oltre ogni limite e prive di ogni strumentazione di salvataggio. Le condizioni di pericolo sono quindi connaturate alla stessa natura del viaggio che, inoltre, nel tragico caso di cui parliamo, si stava svolgendo in condizioni meteo marine così avverse che le stesse imbarcazioni della Guardia di Finanza sono state costrette a rientrare".

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