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Cronaca

'Nave ospedale': sindaco "perplesso" e albergatori delusi dall'idea della Regione

L'opzione di un traghetto covid in grado di ospitare 150 anziani dalle case di riposo di Trieste non convince le opposizioni alla Giunta ma nemmeno il primo cittadino e Federalberghi. il presidente Lanci: "Non capisco la scelta, nove alberghi hanno già dato disponibilità"

Una nave - ospedale potrebbe a breve ospitare gli anziani delle piccole case di riposo di Trieste, quelle che non hanno la possibilità di separare gli ospiti sani da quelli positivi al Covid 19. La nave potrebbe ospitare fino a 150 anziani positivi, visto il preoccupante aumento di contagi degli ultimi giorni, molti dei quali arrivano proprio dalle case di riposo. L'Asugi è ora in trattativa con la società genovese Grandi navi veloci, controllata di Msc, che avrebbe già messo a disposizione un traghetto Covid da ormeggiare nel tratto di mare compreso tra la Stazione Marittima e il Porto Vecchio. La trattativa potrebbe concludersi nei prossimi giorni ma i pareri contrari fioccano, e non solo dalle opposizioni.

Il sindaco: "Sono perplesso, c'è già il Lazzaretto"

Il sindaco Dipiazza, ospite a Ring su Telequattro, ha dichiarato di essere "perplesso" per questa possibile scelta, specificando che "il Lazzaretto di Muggia d'estate riesce a ospitare 1200 persone. E'una base logistica, in grado anche di desalinizzare l'acqua, è tutto pronto, con servizi igienici adeguati. I costi per trasformare una nave in un ospedale credo siano altissimi, ma non sono mie competenze. Deciderà chi di dovere".

Federalberghi: "Già data disponibilità settimane fa"

Le perplessità più forti arrivano dagli albergatori, che avevano già dato disponibilità per offrire 400 posti letto. Il presidente di Federalberghi Guerrino Lanci, raggiunto al telefono, dichiara: "È una scelta che non mi spiego. Settimane fa ho fornito a Riccardi e al Prefetto un elenco delle strutture disponibili ad accogliere questi pazienti. Ho telefonato ogni due giorni per sapere se vi erano necessità e poi sono venuto a sapere dai giornali che avevano altre intenzioni".

"Non so se vi siano ragioni sanitarie - specifica Lanci - per prediligere una nave rispetto a una struttura isolata, ho fornito un ventaglio di nove strutture disponibili, di diverse tipologie, da quella in centro a quella distante 10 metri da altri edifici, anche con l'opzione della ristorazione interna. Non abbiamo ricevuto le disposizioni sanitarie ma ci siamo attenuti a quelle in vigore nelle altre regioni. Domani (lunedì 20, ndr) avrò un incontro online con l'Asugi per un chiarimento, speriamo si riesca a stabilire se ci sono i requisiti per una collaborazione".

Serracchiani (Pd): "Annuncio shock"

Debora Serracchiani, da Roma, parla di "annuncio shock", e di "una sconfitta storica, pagata da vite umane". La deputata del DP si chiede "se ora la Regione deve ricorrere a questi mezzi di estrema emergenza, è perché erano sbagliate le misure di contenimento del virus nelle case di riposo nel capoluogo regionale e non solo. Ma si persevera. In ansia da primi della classe, i vertici della Regione hanno sottovalutato la fragilità delle case di riposo nel tessuto urbano, nonostante chi richiamava per tempo la loro attenzione".

Zalukar (Gruppo misto): "Meglio il Maggiore"

Il consigliere regionale del gruppo misto Walter Zalukar, ritiene invece che"Prima di pensare a una nave ospedale sarebbe più semplice valutare la disponibilità di ulteriori letti all'ospedale Maggiore. Si potrebbe arrivare a circa duecento, tante sono le testiere già disponibili, e otto di questi potrebbero arrivare dal reparto di Terapia intensiva, chiuso due anni fa, tanto che sarebbero nuovissimi e immediatamente utilizzabili. Ciò comporterebbe ovviamente dei costi ma si otterrebbero delle strutture permanenti piuttosto che un noleggio".

Ussai (M5S): "Si copia il modello americano?"

Dello stesso avviso  il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, Andrea Ussai, che sottolinea anche come "al di là dell'isolamento, l'utilizzo delle navi comporta difficoltà per quanto riguarda gli spazi, l'accessibilità e la ventilazione delle cabine, al punto che non sono mancati casi di diffusione del virus proprio all'interno di imbarcazioni. Si copia il modello americano? Lì, però, ci sono vere e proprie navi ospedale. Da noi si potrebbe invece usufruire degli alberghi". "Purtroppo - conclude Ussai - ci si è mossi tardi, e non solo nel Friuli Venezia Giulia, per limitare i casi di infezione nelle strutture per anziani e ora si cerca di correre ai ripari".

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