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Cronaca

Nella Notte il no al Rigassificatore; Le Motivazioni del Sindaco e della Giunta Cosolini

Conferenza stampa oggi pomeriggio del Sindaco di Trieste Roberto Cosolini e dell’Assessore comunale all’Ambiente Umberto Laureni dopo il voto del Consiglio Comunale che, nel corso della notte, con sostanziale unanimità (37 voti favorevoli su 39...

Conferenza stampa oggi pomeriggio del Sindaco di Trieste Roberto Cosolini e dell'Assessore comunale all'Ambiente Umberto Laureni dopo il voto del Consiglio Comunale che, nel corso della notte, con sostanziale unanimità (37 voti favorevoli su 39 presenti e votanti, 2 astenuti - Grilli della Lista Dipiazza, Lobianco del FLI -, nessun contrario), ha approvato la Delibera presentata dalla Giunta che esprime un chiaro e dettagliato "no" all'ipotesi di realizzazione di un Terminale di Rigassificazione GNL nella Zona Industriale di Zaule, con motivati pareri negativi sia sul "Progetto Definitivo" che sul collegato "Progetto di Variante Urbanistica e Portuale" proposti dalla Gas Natural Rigassificazione Italia S.p.A..

Il Sindaco Cosolini ha innanzitutto sottolineato la larghissima e trasversale convergenza che si è determinata in Consiglio, dopo il complesso lavoro di analisi svolto dai diversi Uffici tecnici comunali interessati e quindi dalle Commissioni consiliari - che Cosolini ha ringraziato -: "Ne è derivato - ha detto il Sindaco - un parere negativo all'ipotesi di realizzare un rigassificatore in quest'area, tanto più politicamente significativo in quanto tecnicamente e dettagliatamente motivato.

Le ragioni del nostro "no" - ha ribadito il Sindaco - stanno tutte in un'approfondita disamina tecnica del progetto presentato, come, d'altronde, nell'assenza di risposte da parte della Società proponente sia sulle molte criticità della realizzazione di un tale progetto in quest'area specifica sia sugli eventuali "valori aggiuntivi" del progetto. Fermo restando che - ha precisato Cosolini - su un progetto così impattante per il territorio le eventuali - ma comunque mai precisate - "compensazioni economiche" non possono venir prima dell'aspetto della compatibilità ambientale e della sicurezza; compatibilità che "o c'è o non c'è" e deve essere posta, da chi è responsabile di una comunità e di un territorio, al primo punto, tutto il resto viene dopo!"

Da un punto di vista più "politico", il Sindaco Cosolini ha auspicato che di questo parere, pur "consultivo", del Comune capoluogo, la Regione (cui spetta il "via libera" all'Autorizzazione finale da parte del Ministero allo Sviluppo Economico, "d'intesa" con lo stesso) debba tener debito conto, stante anche che tutte le rappresentanze del territorio, Comuni "minori" vicini compresi, si sono finora sempre espresse negativamente.

Il Sindaco, "mentre stiamo già valutando tutti i passi giuridici da compiere nell'eventualità che l'iter dovesse comunque procedere", ha rivolto anche un appello a quelle forze politiche che in Comune siedono all'opposizione - e che stanotte hanno votato contro il rigassificatore -, ma che in Regione reggono la maggioranza "a far sentire anche in quella sede la loro voce affinchè il Governo regionale non compia una scelta penalizzante per la nostra città".

Molte e articolate le motivazioni "tecniche" che l'Assessore Laureni - anche lui dopo aver reso omaggio al grande lavoro degli uffici comunali e della VI Commissione consiliare, presieduta da Mario Ravalico (nella foto alla sinistra di Laureni), ma anche alle Circoscrizioni, che hanno espresso in modo approfondito i loro pareri - ha quindi illustrato a sostegno della tesi del Comune.

In estrema sintesi, l'Assessore Laureni, parlando di "dati di fatto reali" (e non "opinioni") che stanno a inficiare il progetto di Gas Natural, ha toccato i temi del raffreddamento del mare e di schiume tossiche che deriverebbero dal processo di rigassificazione, con grave danno per la pesca, come pure del sollevamento di metalli pesanti inquinanti giacenti sul fondo marino dell'area a causa del continuo traffico delle grandi navi gasiere; dell'interdizione di vaste aree agli altri movimenti marittimi per lo stesso motivo; della valutazione previsionale dei rischi che (come segnalato anche dall'Ufficio comunale di Protezione Civile) sarebbe stato opportuno anticipare prima dell'avanzamento del progetto - laddove un impianto di questo tipo è classificato a rischio rilevante (cfr. "Legge Seveso"); oltre che di motivi di carattere paesaggistico (anche per la prevista costruzione di due serbatoi fuori terra di metri 80 di diametro per 35 d'altezza! Ognuno per 140 mila metri cubi di capacità) -; e ancora - ha proseguito Laureni - "una serie inaccettabile di dimenticanze e 'sviste' normative come la mancanza della V.A.S. (Valutazione Ambientale Strategica) necessaria a norma di legge, per come si è sviluppato il progetto, e invece del tutto assente!", e per finire con molti documenti del progetto neppure firmati." "Molto male - ha stigmatizzato Laureni - per un Progetto che pretende di essere quello "definitivo".

"Trieste non può più accettare qualunque soluzione - ha concluso l'Assessore comunale all'Ambiente -, magari con la motivazione "prendete questo perché non c'è altro". Viceversa va chiarito che va fatta una scelta precisa di sviluppo e che in tal senso non sono compatibili la "città turistica" con il mare pericolosamente inquinato, la nautica con le gasiere, la pesca con il raffreddamento e sommovimento dei fondali?. Trieste deve poter fare le proprie scelte!"

La delibera del Comune verrà ora pubblicata (entro 5 giorni) all'Albo Pretorio e potrà venir consultata da tutti i cittadini. Venendo quindi trasmessa agli Enti competenti. La questione poi "riemergerà" in successive "Conferenze di servizi" fra tutti gli Enti interessati, a partire da quella che dovrà venir indetta dalla Regione Friuli Venezia Giulia.

Ufficio Stampa Comune di Trieste

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