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Cronaca

Calcio, piramidi e cucina: chi era Nicola Fontanot, il 58enne morto dopo lo schianto a Roiano

Nato a Trieste nel 1963, Fontanot aveva lavorato come cuoco in numerosi ristoranti della provincia. Dagli esordi all'Eden di Sistiana, fino alla Tavernetta al molo di Grignano, il ricordo della figlia Francesca e dei fratelli Massimo e Sandra

Una vita passata dietro ai fornelli a cucinare piatti a base di pesce sempre con la stessa passione. Aveva lavorato come cuoco praticamente dappertutto Nicola Fontanot, il 58enne di Sistiana deceduto in ospedale a Trieste qualche giorno dopo essere rimasto vittima di un terribile incidente nei pressi del cavalcavia di viale Miramare. Diplomato negli anni ottanta alla scuola alberghiera dopo gli studi tra Lignano e l'hotel Europa, negli ultimi tempi aveva cucinato per i clienti della Tavernetta al molo, storico ristorante della baia di Grignano. Una vita spezzata troppo presto, tra la fine di luglio e i primi giorni di agosto. "Sarebbe andato in pensione tra qualche anno" racconta Francesca, una delle due figlie (l'altra è Anna) e madre del piccolo Gabriele che Nicola adorava. "Era il suo nipotino, se lo coccolava sempre". 

Nonostante la Procura abbia disposto un'autopsia per accertare le cause della morte (motivo per cui non è ancora stata fissata una data per i suoi funerali), il violento incidente che ha strappato alla vita il 58enne non offusca il ricordo che la famiglia e gli amici conservano di lui. Come la sorella Sandra e il fratello Massimo, titolari del caffè piazza Grande, locale affacciato su piazza Unità, in via Malcanton. "Aveva cucinato praticamente dappertutto - così Massimo - dall'Eden a Sistiana a Castelreggio, dal Villaggio del Pescatore fino alla trattoria Saturnia, vicino allo storico bagno Excelsior a Barcola". 

Lavoratore instancabile e "ottimo professionista", Fontanot possedeva una grande passione per il calcio (era interista sfegatato) che portava avanti anche giocando con gli amici. "Il martedì era il suo giorno libero e la sera andava sempre a giocare a calcio a 7 nello storico campetto di via Soncini" ricorda la figlia Francesca. Tra le passioni più grandi, oltre la cucina ed il calcio c'erano le ferie in Egitto. "Ogni anno a novembre andava sempre nello stesso posto, nel corso degli anni si era affezionato e tornava sempre" così la sorella Sandra. Fontanot, di origini istriane (il papà era esule da Capodistria, la madre da Oskurus) aveva lavorato come cuoco anche alla trattoria Al Collio di via Torino e al circolo della Vela, ed era molto conosciuto nell'ambiente della ristorazione. A piangerlo, oltre agli amici e la famiglia, anche l'ex moglie Rosalba. 

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