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Venerdì, 19 Aprile 2024
La manifestazione / Chiadino - San Luigi - Rozzol / Piazza dei Volontari Giuliani

Lotto marzo, a Trieste il corteo contro patriarcato e guerra

Il corteo promosso da "Non una di meno" è partito da piazza Volontari Giuliani. "Oggi torniamo in piazza per urlare che dalla violenza si esce distruggendo insieme la cultura patriarcale che la produce e la dipendenza economica che intrappola le donne".

"Insieme siam partite, insieme torneremo. Non una di meno". Il grido all'unisono in piazza Volontari Giuliani di circa 250 manifestanti ha dato il via, nel tardo pomeriggio di oggi, alla manifestazione "L8 marzo", organizzata da "Non una di meno", contro la violenza, la disuguaglianza e il patriarcato.

Più diritti, più tutele, l'introduzione nelle scuole di un'educazione sessuale reale e affettiva, contraccettivi e assorbenti gratis, il riconoscimento di tutte le patologie femminili "che oggi sono discriminate, garantendo il diritto di salute". Queste sono solo alcune delle motivazioni alla base della protesta. "Oggi torniamo in piazza - hanno dichiarato le organizzatrici - per urlare che dalla violenza non si esce invocando più poliziotti nelle strade, ma distruggendo insieme la cultura patriarcale che la produce e la dipendenza economica che intrappola le donne".

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"Siamo nel 2022 e le donne non sono ancora del tutto libere nonostante siano passati decenni da quando hanno dato vita alla lotta per i loro diritti - ha precisato una delle manifestanti presenti al corteo -. Mia madre è del '59; ha iniziato con le prime lotte eppure non abbiamo ancora ottenuto una reale parità di genere".

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Nel corso del corteo, il movimento femminista ha voluto lanciare un messaggio di pace: "Ripudiamo la guerra, l'aumento costante delle spese militari e la decisione del governo di inviare armi in zone di conflitto. Ribadiamo il nostro essere transnazionali e contro i nazionalismi".

Il corteo, che ha dovuto evitare il centro città "a causa delle restrizioni alla libertà di parola e di manifestazione" ha attraversato via Giulia, via Battisti, via Xydias, piazza Ospitale, via Parini, via Foscolo, via Oriani, per concludersi in largo Barriera Vecchia. Disseminati lungo il tragitto ci sono stati vari interventi che hanno sottolineato le ragioni dello sciopero.

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