«Nozze gay e clandestini. Serracchiani e Cosolini sacrificano i cittadini per le loro poltrone?»
13.14 - Attacco di Massimiliano Fedriga alla presidente e al sindaco in merito alla questione Imu sulle aree verdi non edificabili
Duro attacco del capogruppo alla Camera nonché segretario nazionale della Lega nord Fvg Massimiliano Fedriga al Partito Democratico a seguito della notizia dell’applicazione dell’Imu ai proprietari di aree verdi non edificabili. «Mi chiedo - esordisce il deputato - se Serracchiani e Cosolini si interessino esclusivamente delle nozze gay e dei clandestini oppure se abbiano un minimo a cuore anche gli interessi dei residenti a Trieste e in Friuli Venezia Giulia».
«La notizia dell’applicazione dell’Imu ai proprietari di aree verdi - spiega Fedriga -, indipendentemente se agricole o boschive, interesserà ben cinque comuni su sei nella sola provincia di Trieste e colpirà migliaia di cittadini, eppure in piazza Unità, nei palazzi del Municipio e della Regione, nessuno ha aperto bocca per contraddire l’ennesima manovra di un Governo sanguisuga, che ancora una volta si accanisce sugli enti locali e su chi certamente ricco non è semplicemente per fare cassa».
«I soldi infatti, e lo conferma l’assessore al Bilancio Montesano, non finiranno nelle casse del Comune ma andranno a Roma - attacca il segretario del carroccio -. Eppure dalla capitale non passa giorno senza che il presidente del Consiglio o qualche suo lacchè lanci roboanti proclami sui successi dell’esecutivo e sull’abbattimento della pressione fiscale».
«Balle - replica netto Fedriga - e i cittadini purtroppo lo sanno benissimo. Sarebbe ora che il Partito democratico e i suoi alleati iniziassero a raccontare la verità su come stanno mandando alla deriva un Paese già duramente provato dalla crisi, sprecando denaro pubblico per folli operazioni pro immigrazione e tagliando fondi alle famiglie, ai disoccupati e alle forze dell’ordine».
«Ma la cosa più preoccupante - conclude Fedriga - è l’assordante silenzio che accompagna le decisioni del novello Pinocchio Renzi, con la sua vice Serracchiani e il sindaco Cosolini che, pur di non mettere a rischio la propria poltrona, sacrificano i cittadini sull’altare della loro carriera politica».