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Cronaca

Nuova caso Tbc: profilassi sui 112 ospiti e sui 102 dipendenti di "Casa Ieralla"

A contrarre la malattia un operatore sanitario ora sottoposto alle cure del caso

Il Dipartimento di Prevenzione dell’Azienda Sanitaria Universitaria Integrata di Trieste ha comunicato in data 1 marzo 2017 alla Direzione della Residenza protetta per anziani "Casa Livia Ieralla" di Padriciano, Trieste, e al medico competente, dottor Lorenzo Bongiorni, di aver ricevuto la notifica di un caso accertato di tubercolosi polmonare a carico di un operatore sanitario della struttura.

Al fine di dare tempestiva attuazione ai protocolli e alle procedure di profilassi e controllo la direzione di "Casa Ieralla" - su mandato del presidente e del Consiglio di amministrazione - si è prontamente messa a disposizione delle competenti Autorità sanitarie e ha provveduto a intraprendere tutte le azioni necessarie, all’interno della struttura, per garantire i massimi livelli di tutela e sicurezza e limitare ogni eventuale rischio per i propri ospiti, dipendenti e loro familiari.

In questo momento l’operatore sanitario colpito da tubercolosi polmonare è dipendente di "Casa Ieralla" e non è attualmente in servizio, trovandosi sottoposto alle cure del caso. La direzione della struttura conferma di «aver sempre agito con rigore e scrupolo in base alle indicazioni delle competenti autorità sanitarie, con sistematiche attività di sorveglianza e prevenzione a tutela e salvaguardia della salute dei propri ospiti e del proprio personale. Anche nel caso specifico, la direzione precisa di aver rispettato, insieme al medico competente, tutti gli adempimenti in materia di sicurezza e sorveglianza sanitaria nei confronti dell’operatore in questione. Sono state poi avviate una serie di accertamenti interni alla struttura al fine di verificare eventuali inadempienze, riservandosi di adottare, in ogni opportuna sede, provvedimenti o altre azioni che si rendessero necessarie».

In data odierna, in collaborazione con il dottor Lorenzo Bongiorni e con il personale del Dipartimento di Prevenzione dell’Azienda Sanitaria Universitaria Integrata di Trieste, hanno preso avvio le attività di controllo e profilassi sui 112 ospiti e sui 102 dipendenti della struttura e su tutti coloro che hanno avuto un contatto prolungato con l’operatore sanitario al quale è stata diagnosticata la tubercolosi polmonare, come stabilito dai protocolli delle competenti autorità sanitarie.

Proprio oggi, in serata, tutti i familiari degli ospiti della Struttura sono stati messi al corrente della situazione: «La direzione di ha assicurato loro il proprio massimo e prioritario impegno in tutte le attività a tutela delle persone accolte e assistite. La direzione provvederà a emettere comunicati periodici sullo stato delle attività di controllo e profilassi e a tenerne prontamente informati i media, fino a conclusione della crisi. Il prossimo comunicato sarà emesso nel pomeriggio di venerdì 10 marzo. Al fine di garantire un’informazione corretta e trasparente, a tutela della propria integrità e reputazione e nel rispetto della normativa sulla privacy».

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