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Cronaca

Sicurezza, «Nuovo "svuotacarceri" sulla pelle delle vittime»

Nota del SAP, Sindacato Autonomo di polizia: «Invece di punire teppisti mascherati con caschi si propone numero identificativo per i poliziotti»

Mentre il Parlamento discute un DDL riguardante il numero identificativo dei poliziotti impiegati in ordine pubblico, passa il decreto giustizia con il quale si prevede l’archiviazione per tutti i reati di “lieve entità” sanzionati con la pena detentiva non superiore a 5 anni.

Se il primo passasse provocherebbe di sicuro ritorsioni nei confronti dei poliziotti, ma anche false denunce.

Nessuno sta invece pensando a punire in modo incisivo i manifestanti/teppisti che mascherati con caschi e utilizzando protezioni infrangono la legge, devastano le città ed assaltano le forze dell’ordine.

Il decreto giustizia approvato è invece chiaramente un nuovo “svuotacarceri” che, di fatto, legittimerà ed aumenterà le condotte criminali a discapito, ancora una volta, dei cittadini onesti.

Per una città come Trieste che quest’anno scivola al 99° posto per quanto riguarda la sicurezza, questa non è una buona notizia.

I crimini che toccano direttamente la sensibilità dei cittadini quali le truffe, le frodi, i borseggi ed i furti nelle abitazioni, saranno interessati a questo intervento in quanto la pena prevista è entro i 5 anni.

Ancora una volta si inficia il lavoro delle forze dell’ordine e si gettano alle ortiche anche le risorse economiche utilizzate per le attività di polizia connesse, depenalizzando con il fine di svuotare le carceri oppure aumentando i tempi della prescrizione e dilatando i tempi dei processi.

Bisogna fare proprio il contrario! Si aumentino i reati per la quale è previsto l’arresto obbligatorio così da indurre ad aumentare i processi per direttissima, eliminando un bel po’ di lavoro. Ci sarà modo poi di valutare eventualmente pene alternative al carcere come ad esempio i lavori socialmente utili.

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