Scatta l’obbligo Green Pass sui mezzi pubblici: pochi controlli ma meno studenti sugli autobus
Almeno due le sanzioni elevate. Molte le richieste di rimborso degli abbonamenti per gli studenti non vaccinati, mentre su Telegram i genitori No Pass si organizzano per i passaggi in auto
Sono scattati i controlli sugli autobus per il Green Pass, da oggi obbligatorio sui mezzi pubblici. Si tratta di interventi congiunti con forze dell’ordine (per il Green Pass) e personale dell’azienda stessa (per i controlli ordinari dei biglietti), che vengono effettuati a terra e prevedono multe dai 400 ai 1000 euro. Almeno due le sanzioni elevate questa mattina: una di fronte al Deledda e una in via Mazzini.
L’impressione, a sentire gli autisti della Trieste Trasporti, è che in questa prima mattina le verifiche non sono state troppo numerose: su una ventina di autisti intervistati, le testimonianze si riducono a pochi episodi, tra le otto e le nove del mattino, tra cui un controllo al capolinea della linea 29 in piazza Goldoni, con la Polizia Locale, e uno in largo Barriera con la Guardia di Finanza.
Almeno quattro autisti hanno invece riferito di aver visto meno studenti sui mezzi pubblici, quindi non le solite folle di primo mattino in piazza Oberdan e piazza Goldoni ma gruppi più sparuti, e addirittura la linea 15, diretta verso i licei Oberdan, Da Vinci e Nordio, avrebbe trasportato oggi (sempre stando alle testimonianze raccolte) meno della metà degli studenti rispetto alla settimana precedente.
La maggioranza degli autisti interpellati, tuttavia, non riferisce grandi cambiamenti con l’entrata in vigore per le nuove regole: sembrerebbe che la maggior parte degli abituali utilizzatori dei bus siano provvisti di green pass e le differenze si riscontrano, come immaginabile, nella fascia di popolazione meno vaccinata.
Molte, infatti, le proteste dei genitori a causa degli abbonamenti già acquistati (e inutilizzabili) per i figli non immunizzati, abbonamenti che non saranno rimborsati poiché, fa sapere l’azienda, “manca una normativa nazionale in proposito. I rimborsi sono stati chiesti in larga parte proprio dai genitori per i figli minorenni”.
Su Telegram, infatti, i genitori No Green Pass, o comunque contrari alla vaccinazione per la prole, hanno creato una chat per organizzare passaggi in auto: una sorta di “bla bla car” solidale che a Trieste ha avuto più successo rispetto ad altre città. A riproiva delle scarse vaccinazioni tra i giovani, oggi il “bollettino contagi” regionale riporta che la fascia degli under 19 è quella attualmente più colpita in regione (il 26,5% nella giornata di oggi).
Quasi la stessa percentuale degli autisti assenti o in malattia dopo l’introduzione del Green Pass obbligatorio: il 21 ottobre erano infatti oltre il 27% dei dipendenti totali in regione, mentre a Trieste erano circa 150 su poco più di 600.
Trieste Trasporti fa comunque sapere che “la situazione è molto migliorata, inizialmente, dopo il 15 ottobre, era stato soppresso oltre il 10% delle corse ma ora la percentuale si è ridotta al 4%” e precisa che “i passeggeri sono stati molto collaborativi verso i controlli: c’era chi andava dai Carabinieri chiedendo di mostrare il green Pass. Le forze dell’ordine sono state molto cordiali e hanno mostrato ai cittadini un volto amichevole”.