Pensilina "violata", il gruppo Oliver Hardy: «Falso allarme»
Sulla pagina Facebook gli appartenenti al gruppo spiegano: «L’errata informazione ha scatenato la solita sequela di commenti violenti, razzisti e pessimistici dai quali noi rifuggiamo, tutto su basi d’informazioni completamente fuorvianti!»
«A causa di un utente di Facebook che evidentemente ha qualche problema di vista e ama parlare a sproposito, ieri si è scatenata una sterile polemica in merito alla pensilina di viale Miramare da noi riqualificata». Non usano mezzi termini gli appartenenti al gruppo Oliver Hardy - Coscienza pulita per commentare l'allarme lanciato da un utente sul social network e da noi ripreso in un articolo.
«L’errata informazione ha scatenato la solita sequela di commenti violenti, razzisti e pessimistici dai quali noi rifuggiamo, tutto su basi d’informazioni completamente fuorvianti!» continua la nota del gruppo. «Non siamo degli ingenui. Le azioni che portiamo avanti escono sicuramente da tutti gli schemi ma sono protese ad un nuovo senso civico, che sappiamo non poter esser compreso dall’oggi al domani. Sappiamo bene i rischi che corriamo. Ma siamo anche convinti che un nuovo senso civico può nascere con le iniziative propositive e con la collaborazione di tutti quelli che vivono positivo nonostante le mille avversità del quotidiano».
«Vorremmo chiedere a coloro che ci seguono di vivere con fiducia ogni nostra “idea” e di supportarci con energia positiva evitando di farsi coinvolgere nelle solite trame negative che spesso si creano (o vengono apposta create) sui social», prosegue "Oliver", che poi spiega come stanno le cose: la pensilina è “intonsa” e perfettamente pulita; é vero...ci hanno ‘ciulato’ una sedia, forse è andata a far compagnia alla rana di Ponterosso ma l’altra c’è ancora; qualcuno ha fatto un paio di timidi ‘pastroci’ piccoli sulla bacheca (è bastato un colpo di bomboletta, usata al contrario, cioè per pulire invece che sporcare, per far tornare tutto come prima); Luca il primo ad usufruire della bacheca annunci lancia un accorato appello “cerco morosa con un bel c..o”! Come dargli torto?! Se qualcuno può aiutare Luca.....; i libri (...) non sono stati rubati: è proprio il sistema di Bookcrossing che funziona così, cioè i libri devono essere presi e poi ognuno è libero di riportarli o di rilasciarli da un’altra parte».
