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L'omelia

Omelia Primo maggio, Crepaldi: "Il lavoro ora deve fare i conti con la guerra"

L'arcivescovo Crepaldi: "Le criticità evidenziate già con il Covid dovranno ora venir affrontate in un contesto internazionale di forte tensione"

Problemi legati al mondo del lavoro, quelli legati alla guerra e quelli sociali. Sono stati questi i temi dell'omelia per la Santa Messa per il mondo del lavoro celebrata oggi nella chiesa di Sant'Antonio dall'Arcivescovo Giampaolo Crepaldi.
"Le criticità evidenziate già con il Covid dovranno ora venir affrontate in un contesto internazionale di forte tensione, tenendo conto di una inflazione tornata ai valori di decenni fa e della storica carenza di fonti energetiche, gas in particolare, che dipende in grande parte dalle forniture estere".
Una situazione che metterà in crisi non solo aziende e famiglie, ma anche associazioni e parrocchie "importanti per l’azione di supplenza nei servizi alle persone e alle famiglie" e ora impegnate "nell’azione di accoglienza e assistenza dei profughi provenienti dall’Ucraina. Crepaldi ha quindi ricordato il "macigno" che affligge il mondo del lavoro, ovvero le “morti bianche” ed in generale degli incidenti sul lavoro. Un fenomeno che "permane, segno che la sensibilizzazione deve iniziare fin dal periodo scolastico".

Non è mancata una riflessione sulla situazione a Trieste, dal laminaio di Noghere alla Bat, passando per il porto.
"È proprio la realtà portuale di Trieste l’aspetto maggiormente positivo, anche nel ruolo di porto “multi polare” a servizio di tutta l’industria regionale. Per quanto riguarda le potenzialità connesse al recupero del Porto Vecchio, siamo ancora su un arco temporale medio-lungo". "L’elevata incidenza di servizi e commercio subisce invece l’effetto dei due anni di pandemia: come segnala la Caritas, al netto dell’incidenza dei migranti, la presenza di residenti tra 18 e 34 anni tra gli accessi dei servizi alla persona si è incrementata di ben il 16%". Infine l'invito dell'arcivescovo per la Festa del lavoro: "Si torni a “lavorare” per la “vita”, a favore delle persone, delle famiglie, dell’umanità!"

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