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Cronaca

Regionali, Duriavig: «Risultato senza pietà: centro sinistra perde più che a livello nazionale»

«Un centro sinistra uguale a se stesso, rappresentato dalla candidatura di Bolzonello, vice di Serracchiani, non solo era perdente ma era quanto di più lontano volessero gli stessi elettori del centro sinistra»

«Potevamo essere smentiti dalle urne, invece i risultati delle elezioni regionali hanno confermato che la nostra analisi era corretta. Un centro sinistra uguale a se stesso, rappresentato dalla candidatura di Bolzonello, vice di Serracchiani, non solo era perdente ma era quanto di più lontano volessero gli stessi elettori del centro sinistra. I numeri che escono dalle urne sono senza pietà: il candidato Presidente del centro sinistra viene più che doppiato da Fedriga e perde, rispetto al 2013, 12 punti percentuali (-107.147 voti); il gruppo di liste del centro sinistra nel suo insieme perde, dal 2013, il 13% (-45.330 voti) e il PD il -9% (-30.757 voti); questo significa che, a livello regionale, sia il PD che la sua coalizione, perdono molto di più di quanto avessero fatto alle politiche dove la perdita si era fermata a -6% per il PD e -4,5% per la sua coalizione». Ha dichiarato Marco Duriavig, segretario regionale Sinistra Italiana.

«È chiaro pertanto che il tema non è solo il vento della destra che soffia in tutta Europa, come si ostina a dire chi guarda solo fuori da casa sua, ma le politiche sbagliate fatte in questi 5 anni di governo Serracchiani. Per questo come Sinistra Italiana avevamo insistito nel costruire una proposta in discontinuità e, venuta meno tale condizione, abbiamo deciso di non partecipare ad una competizione dagli esiti già scritti» ha aggiunto.

«Anche il piccolo e disperato tentativo di puntellare a sinistra la coalizione del PD con la lista OPEN FVG, sostenuta da consiglieri ed assessori della maggioranza e da una parte di MDP, non ha ridotto il crollo del consenso. Troppi pochi voti, pescati sempre nello stesso stanco elettorato del centro sinistra, hanno contribuito alla coalizione con solo il 2,78% dei voti, il peggiore risultato mai ottenuto da una lista alla sinistra del PD dal 1996, come ci ricorda l'Istituto Cattaneo. Eppure a leggere le prime dichiarazioni di Bolzonello sembra che tutta sia andato come previsto. Anzi, meglio del previsto».

«Veramente si rimane senza parole. Ancora una volta nessuna volontà o capacità di leggere la realtà e le indicazioni degli elettori. C'è solo da augurarsi che, come qualcuno ha cominciato a fare, all'interno del PD si assumano posizioni di analisi più adeguate e si definisca una sostanziale autocritica invece che un compiacimento per l'attuale esito delle urne».

«Certo, ora che i giochi sono chiusi, non si può che ripartire dall'opposizione, fuori e dentro il consiglio regionale, per contrastare un governo di centro destra che si preannuncia molto determinato e con una chiara impostazione culturale ed ideologica. Come Sinistra Italiana siamo pronti a fare la nostra parte, stando soprattutto dentro la società, per vivere le preoccupazioni dei più deboli e condividere le loro richieste di giustizia».

«Abbiamo bisogno infatti di ricostruire quel senso di rappresentanza che alla sinistra ormai manca in maniera radicale. Ma soprattutto abbiamo bisogno di ridare significato alla parola sinistra e lo possiamo fare solo elaborando una nuova proposta alternativa alle politiche messe in campo negli ultimi anni per contrastare il tema delle disuguaglianze» ha concluso Duriavig.

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