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Cronaca

Ordinanza "anti-botti" a Trieste: banditi tutti corpi esplodenti, ammessi solo quelli "luminescenti"

Lobianco: «Un passo di civiltà, verso il rispetto degli animali e dell’uomo». Deroga per i fuochi d'artificio comunali della mezzanotte

«Abbiamo promesso che i botti sarebbero stati banditi e così abbiamo fatto: saranno vietati botti, petardi, mortaretti e qualsiasi corpo esplodente; sarà concessi solo dalle 23 del 31 dicembre 2017 all’una del primo gennaio 2018 l’utilizzo di prodotti luminescenti quali fontane o comunque non impattanti come quelli esplosivi». 

A dare la notizie è l'assessore ai Servizi al cittadino e affari zoofili Michele Lobianco con un video sulla pagina Facebook del sindaco Roberto Dipiazza. Come ogni anno stava per accendersi la polemica - solo pochi giorni fa accennata sui social visti i tre spettacoli pirotecnici in un mese -, ma di sicuro erano già pronte le mozioni urgenti da presentare in Consiglio comunale in merito alla questione "tutela degli animali d'affezione e non, ma anche gli anziani e bambini". «Questa decisione nel rispetto degli amici a quattro zampe, gli animali in genere, quelli d’affezione e selvatici, oltre ovviamente a noi umani poiché non è comunque simpatico quando ci viene lasciato addosso o vicino un petardo», continua Lobianco che chiude sottolineando come si tratti di «un passo di civiltà che va verso il rispetto degli animali e dell’uomo». Ovviamente, come da tradizione, è prevista la deroga all'ordinanza per i fuochi d'artificio comunali per festeggiare il nuovo anno alla mezzanotte.

Al momento non è dato sapere a quanto ammonterà la sanzione per i trasgressori dell'ordinanza, ma potrebbe essere ripreso l'articolo 18 comma f) del Regolamento di Polizia urbana che già sanziona questo tipo di divieto di accendere e far scoppiare mortaretti, petardi ed altro materiale pirotecnico in luoghi pubblici o aperti al pubblico, ovvero anche privati, ove ciò possa determinare pericolo o disturbo al riposo e alla quiete delle persone, nonché possa costituire fonte di stress o pericolo per gli animali, salvo che il fatto costituisca reato, ovvero sia punito da specifiche norme in materia. E' ammessa la deroga con atto motivato adottato dal Sindaco. In questi casi la sanzione prevista è di 300 euro

I consigli per la mezzanotte

«Per prima cosa è meglio ricordare a chi ha dei cani con problemi cardiopatici e/o particolarmente sensibili allo stress dei rumori è meglio che si rivolga in anticipo al proprio veterinario di fiducia - spiega Emanuele Esposito, istruttore cinofilo Enci e membro dell'associazione CaniSalvataggioTrieste -. Per gli altri invece i consigli sono sempre gli stessi, ma visto che nella nostra città ci sono più di 20 mila cani registrati, è sempre meglio ripetersi: per prima cosa sarebbe opportuno evitare che i cani siano lasciati in giardino o in balcone, per scongiurare fughe e successivi investimenti o addirittura che in preda all'agitazione possano saltare di sotto; anche tenerli legati non è consigliabile perchè potrebbero crearsi delle lesioni da "strappo" durante il momento di massima agitazione. Quindi è meglio che stiano in casa, con le finestre e infissi, tapparelle, ecc, chiuse così da schermare ancora di più i rumori. Ovviamente è sconsigliatissimo portare i cani in luoghi aperti come per esempio in piazza Unità dove lo stress a cui sarebbero sottoposti tra fuochi d'artificio, persone e musica sarebbe dannosissimo».

«Quindi meglio lasciarli in casa - ribadisce Esposito -: se i proprietari vogliono uscire possono pensare ancora a dei palliativi come il televisore o la radio accesa così da interferire con quelli che potranno essere i boati delle esplosioni; magari si può lasciare anche una luce accesa così da dare al cane la perfetta consapevolezza del luogo in cui si trova. Se invece i proprietari sono in casa e il cane è spaventato non bisogna assolutamente enfatizzare il momento dando eccessive attenzioni o cercare di calmarlo (per esempio abbracciandolo e dando quindi un senso di costrizione che potrebbe addirittura scaturire in aggressività): il cane tenderà a trovare un "riparo" che ritiene sicuro e lì bisogna lasciarlo per il tempo necessario ad "autocalmarsi"».

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