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Cronaca

La movida selvaggia innesca il coprifuoco, Vesnaver: "Soliti 10 deficienti, via la licenza"

Non usa mezzi termini Bruno Vesnaver nel commentare l'emissione dell'ordinanza da parte della Regione. "le multe non servono, oggi per colpa di dieci gestori paghiamo tutti. Chiederemo l'intervento delle autorità"

Non si placano le polemiche a Trieste dopo la decisione del prefetto di imporre la chiusura anticipata dei bar nel sabato sera che precede la Barcolana. La movida fuori controllo registrata ieri sera in via Torino e in altre zone del centro storico, ha di fatto scatenato la reazione del commissario di governo Valerio Valenti che ha portato all'emissione, da parte del governatore Massimiliano Fedriga, di un'ordinanza dal carattere decisamente restrittivo. Sottolineando la necessità di intervento immediato, il prefetto ha spiegato come "parte dei giovani e pseudo giovani se ne infischia delle regole", innescando di fatto una catena di commenti e di prese di posizione. 

Pugno di ferro del prefetto, scatta il coprifuoco

"I soliti dieci deficienti"

"Non hanno rispettato gli appelli i soliti dieci deficienti - queste le parole di Bruno Vesnaver - io li chiamo così perché non posso dire altro. Non sono degni di far parte della nostra categoria perché non sono dei professionisti che fanno del male a noi, ma a tutta la categoria e si fanno del male da soli". Ricalcando la posizione del prefetto che in un'intervista a Telequattro aveva sottolineato come gli appelli della Fipe fossero rimasti sostanzialmente inascoltati da parte di alcuni gestori, Vesnaver ha precisato che " il 90-95 per cento della categoria ha rispettato gli appelli.  Questa sera e domani paghiamo tutti noi per degli incoscienti che se ne fregano altamente di tutti quanti". 

Togliere la licenza

Le numerose segnalazioni ed immagini comparse sui social e sulla stampa locale hanno incendiato la già difficile situazione. Come Fipe, ha annunciato Vesnaver, "chiederemo alle autorità di intervenire su questi signori. Di intervenire veramente con fermezza, di levare loro la licenza perché evidentemente le multe non servono a niente, oppure chiudere una volta, due volte e alla terza levare loro definitivamente la licenza". Un richiamo al senso di responsabilità - quello richiesto da Vesnaver - che punta il dito contro la decina di gestori che questa mattina sono stati richiamati anche dal questore. "Questi signori non possono fare quello che vogliono, è una vergogna che uno fa una discoteca in piazza in un momento CoViD. Questo non deve più succedere". 

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