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L'appello

Andolina in prima linea anche in Ucraina: "Abbiamo 100 orfani da salvare, aiutateci"

Il medico triestino è a Dnipro assieme ai colleghi di Save a Child, associazione che dal 1993 si occupa dei più piccoli nei diversi teatri di guerra. Con loro anche venti accompagnatori

Sono cento orfani e Marino Andolina sta cercando di trovare loro una sistemazione, salvandoli così dalla guerra. L'appello del medico triestino è firmato anche da Sally Becker e Kenny Green, responsabili dell'associazione britannica Save a Child che dal 1993 si occupa, nei diversi teatri di guerra, di salvare la vita ai più piccoli. La zona da cui provengono i bambini (e dove si trova attualmente anche Andolina) è il distretto di Dnipropetrovsk, con Dnipro capoluogo. La città è stata oggetto di bombardamenti russi e l'associazione chiede alla comunità internazionale di farsi carico dei cento orfani e di venti accompagnatori. 

"Chiedo alle autorità competenti, alla Curia e a chiunque abbia a cuore il destino dei bambini ucraini di trovare una sistemazione per cento bambini orfani e venti loro accompagnatori" queste le parole di Andolina, Becker e Green. "Le autorità locali - prosegue la nota - hanno fornito tutti i documenti e autorizzazioni necessarie e il trasferimento entro i confini ucraini. Avremmo addirittura la disponibilità di un aereo charter pronto a partire dalla Polonia o dalla Romania. Il programma è quello di sottrarli al temuto imminente attacco russo per qualche mese e quindi di riportarli in patria. Noi aspettiamo fiduciosi". Dall'inizio del conflitto sono più di un milione i bambini che hanno lasciato l'Ucraina, paese dove anche a causa della guerra che dal 2014 infuria nel Donbass, gli orfani sono circa 100 mila, sparsi in 600 istituti. 

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