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Il caso / Isontino

Figlio conteso per disaccordo su vaccino: l’affido resta condiviso

Il Tribunale di Gorizia rigetta la richiesta di affido esclusivo della madre perché il padre era contrario alla vaccinazione anti Covid del minore

Il padre non voleva vaccinare il figlio e la madre fa richiesta di affido esclusivo. Richiesta poi respinta dal Tribunale di Gorizia, che ha confermato l’affido condiviso. Questo l’epilogo di una complessa vicenda familiare che riguarda una coppia separata, entrambi residenti nell’Isontino. L’inizio della contesa legale risale al 2021 quando i due ex coniugi si sono trovati in disaccordo sulla vaccinazione anti Covid da somministrare al figlio. La madre si era rivolta così al giudice, che aveva dato la possibilità al ragazzo di vaccinarsi anche senza il consenso paterno. Il minore aveva espresso la volontà di vaccinarsi ed era entrato in conflitto con il padre e per un periodo il giovane ha interrotto i rapporti con il genitore. Nel frattempo l’uomo era stato sospeso dal lavoro in quanto sprovvisto di Green Pass, e avrebbe avuto anche delle difficoltà a trovare un avvocato. La scorsa estate la madre ha chiesto l’affidamento esclusivo del figlio e un assegno di mantenimento di 450 euro dall’ex marito, richiesta che la madre stessa ha modificato in sede di udienza innanzi al Giudice. Il ragazzo potrà così decidere di incontrare il padre e l’affido sarà condiviso anche se il domicilio prevalente rimarrà quello della madre.  L'avvocato del padre, del Foro di Trieste, dichiara: "A mio parere il Tribunale, confermando l'affidamento condiviso, ha implicitamente ritenuto che avere una diversa opinione sulla libertà di autodeterminazione sanitaria in merito all'obbligo vaccinale, opinione difforme rispetto a quella del pensiero dominante, non pregiudica gli interessi del minore" e aggiunge "ciò che più importa ora è che padre e figlio, anche con l'aiuto del Tribunale, hanno ripreso un rapporto e tutto ciò ha un valore inestimabile."

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