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Cronaca Riva del Mandracchio

"Palazzo Carciotti non sia venduto ai privati" nasce la petizione online

Una lettera - petizione con relativa campagna di raccolta firme rivolta al Sindaco Roberto Dipiazza. Ben quattro finora le aste di vendita indette dal Comune e non andate a buon fine

"Palazzo Carciotti rimanga di proprietà del Comune e non sia venduto ai privati" lo chiedono 20 rappresentanti del mondo della cultura triestina attraverso una lettera - petizione con relativa campagna di raccolta firme rivolta al Sindaco Roberto Dipiazza. Raccolte in pochi giorni oltre 500 firme. Ben quattro finora le aste di vendita per il gioiello neoclassico di Matteo Pertsch indette dal Comune e non andate a buon fine, in una delle quali il compratore si è presentato con una cifra di molto inferiore alla cauzione pattuita. Nell'ultima asta, invece, nessuna offerta, il che ha aperto la strada a una nuova modalità: la trattativa privata con possibile accordo di programma.  

"Salviamo Palazzo Carciotti"

In una lettera al primo cittadino il gruppo salviamopalazzocarciotti promotore dell’iniziativa, formato da una ventina di rappresentanti di diversi ambiti della cultura triestina, dichiara che "questa vendita non avvenuta segna l’importante momento nel quale lei può decidere una rifunzionalizzazione dell’edificio come bene pubblico e può far porre allo studio una intelligente progettazione dei suoi contenuti che ne disponga l’uso al servizio della collettività”. 

La lettera-petizione si potrà firmare sul sito www.palazzocarciotti.org fino al mese di settembre, quando verrà consegnata al sindaco, corredata da tutte le firme nel frattempo raccolte. Nel corso di questi mesi intanto verranno istituiti dei gruppi di lavoro al fine di iniziare in settembre un forum di discussione dei cittadini sul concetto di bene comune, che possa individuare visioni, finanziamenti, metodi e contenuti per creare un progetto di condivisione culturale che potrebbe avere caratteristiche sperimentali di grande interesse europeo.

I promotori

Sono promotrici dell’iniziativa e prime firmatarie le seguenti persone: Roberto Canziani, Giuliana Carbi Jesurun, Roberto Dambrosi, Diana De Rosa, Anna Laura Govoni, Elvio Guagnini, Alexandra Hagemann, Wissal Houbabi, Lucia Krasovec-Lucas, Marko Kravos, Emanuela Marassi, Marija Mitrović, Roberto Paci Dalò, Massimo Premuda, Livia Rossi, Dubravka Šantolić Cherubini, Marcela Serli, Davide Skerlj, Marko Sosič, Nicoletta Zanni, Maila Zarattini.

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