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Cronaca Via Bartolomeo D'Alviano

Paletti metallo in via D'Alviano, l'assessore Polli: «In tempi strettissimi elimineremo ogni rischio»

L'assessore all'Urbanistica, Luisa Polli, si è recata immediatamente di persona sul posto per verificare e trovare soluzioni al problema che eliminino ogni causa di rischio

L'assessore con deleghe su città territorio, urbanistica e ambiente, Luisa Polli, come ci aveva preannunciato ha preso immediatamente in carico il caso sollevato dall'istruttore di guida motociclistica, il triestino Manlio Giona, dell'installazione di alcuni paletti posti nei "curvoni dei gasometri" in via Bartolomeo D'Alviano, facenti parte di un progetto urbanistico della precedente giunta comunale.

L'assessore Polli aveva dato subito massima disponibilità e non appena rientrata in città da impegni istituzionali, si è recata di persona sul posto per verificare lo stato dei luoghi, dei lavori e per comprendere la gravità della situazione in oggetto.

«Mi sono recata immediatamente sul posto di persona - dice Luisa Polli raggiunta dai nostri microfoni - e da utilizzatrice delle moto ho una particolare sensibilità sulla questione. Si tratta di un cantiere ancora aperto che fa parte del progetto della precedente Giunta e bisogna attendere che i lavori siano finiti. Subito dopo in tempi strettissimi, faremo delle approfondite verifiche, anche sentendo gli stessi motociclisti e se risulterà anche il minimo rischio toglieremo i paletti e li metteremo, riutilizzandoli, in una zona diversa della città dove non si riscontrerà il minimo rischio per nessuno».

Continua ancora concludendo l'assessore Luisa Polli: «Nel mio sopralluogo ho anche parlato con il signor Manlio Giona rassicurandolo che faremo di tutto perché ogni possibile causa di rischio sia eliminata appena i lavori saranno ultimati, così da vedere anche approfonditamente come intervenire, in maniera tale che la sicurezza di quella strada sia massima per chiunque, motociclisti, ciclisti, automobilisti e pedoni».

L'istruttore di guida motociclistica che aveva sollevato il problema, Manlio Giona, rimasto soddisfatto dall'immediato intervento dell'assessore Polli, ha ribadito, da tecnico che può vantare una grandissima esperienza nell'argomento, che «da diversi anni l'unione europea si sta occupando del problema della pericolosità dei guardrail. Si stanno facendo prove di ogni tipo, si usano materiali nuovi e sistemi di assorbimento dell'urto del corpo del motociclista contro i paletti di sostegno del guard rail. Paletti che hanno provocato migliaia di morti, di paraplegici, di tetraplecici, di mutilazioni di arti e addirittura decapitazioni. Tragedie assolutamente evitabili. Evitabili con l'accortezza di non porre nelle vie d'uscita (all'esterno delle curve ) manufatti, barriere, oggetti contundenti in grado di aumentare la pericolosità e le conseguenze di eventuali impatti».

Lo stesso Giona ha voluto dimostrare la pericolosità di manufatti del genere posti in curva "interpretando" in una foto un possibile motociclista caduto. Si tratta ovviamente di una "ricostruzione" ed è puramente rappresentativa:

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