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Cronaca

Pari opportunità e violenza di genere, da regione 250 mila euro di contributi per progetti dedicati

Il regolamento innova il precedente regolamento proprio sulla base degli esiti dei progetti finanziati e monitorati negli ultimi anni e individua preliminarmente due macro-tipologie di progetti

La Giunta del Friuli Venezia Giulia, su proposta dell'assessore regionale alle Pari opportunità, Loredana Panariti, ha approvato il nuovo regolamento per la concessione di contributi a sostegno di progetti volti a diffondere la cultura del rispetto tra i sessi e a promuovere la partecipazione paritaria di donne e uomini in tutti gli ambiti della vita economica e sociale. 

Il regolamento innova il precedente regolamento proprio sulla base degli esiti dei progetti finanziati e monitorati negli ultimi anni e individua preliminarmente due macro-tipologie di progetti: iniziative di breve durata e azioni più complesse e articolate. Il documento elenca inoltre gli ambiti tematici che verranno poi specificati negli Avvisi, indica in via generale i beneficiari e fissa i procedimenti amministrativi di valutazione e concessione in base alla loro complessità.

Da parte dell'assessore Panariti è stata inoltre espressa l'intenzione, dopo l'emanazione del regolamento, di portare all'attenzione della Giunta gli ambiti tematici prioritari, ovvero iniziative di sensibilizzazione e prevenzione in tema di violenza di genere, progetti complessi per favorire la partecipazione paritaria delle donne al mercato del lavoro e alla vita economica del territorio. 

«Gli uffici stanno già lavorando sulla fattibilità tecnica - è stato sottolineato - e a breve sarà presentato alla Giunta regionale un programma dettagliato per l'emanazione degli Avvisi specifici e l'utilizzo dei fondi, che per quest'anno ammontano complessivamente a oltre 250 mila euro».

L'assessore ha spiegato le motivazioni che stanno alla base della nuova norma evidenziando la necessità di modificare la regolamentazione esistente, troppo generica ed indifferenziata, anche considerando l'impossibilità sia di confrontare progetti che sono poco comparabili sia di prevedere criteri attinenti alle tipologie specifiche che sono diverse, in relazione ai differenti ambiti e normative di settore.

«Il tema della parità e dei diritti è oggetto di una sempre più diffusa e positiva attenzione da parte di soggetti pubblici e privati attivi sul territorio - ha dichiarato - e attrae iniziative in diversi campi: dal lavoro all'istruzione, dalla formazione alla cultura, ma guarda anche i settori dell'arte, della scienza, della salute, del linguaggio, dello sport e dell'alimentazione. La varietà e la differenziazione delle richieste (coesistono progetti complessi con iniziative di brevissima durata) ha reso la regolamentazione esistente non più aderente alla realtà». 

Per questo motivo già nel 2015 si era provveduto a modificare la normativa di riferimento per addivenire ad un regolamento di disciplina generale cui facciano seguito specifici Avvisi, da emanare di volta in volta, per ambiti tematici e individuando natura e caratteristiche dei beneficiari. 

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