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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Pasqua, Fipe: «Meno agnelli e più clienti nei ristoranti»

Il 93% dei ristoranti sarà aperto durante le festività e la crescita dei clienti prevista è del 2 per cento. Sempre meno ristoratori serviranno agnello e capretto

Le festività favoriscono previsioni positive: per il pranzo della domenica di Pasqua nei ristoranti della provincia di Trieste riamasti aperti al 93%, si prevede una crescita dei clienti del 2 per cento rispetto allo scorso anno. I posti a tavola sono già stati quasi tutti riservati, anche negli esercizi non del centro città. A prenotare un tavolo per il pranzo pasquale sono stati nel 40% dei casi turisti italiani, austriaci, tedeschi e croati.

Ancora pochi posti disponibili invece per Pasquetta. A tenere aperto lunedì 17 aprile prossimo sarà l'85% dei ristoranti: se il tempo non farà brutti scherzi molti a Pasquetta opteranno per la classica gita fuori porta.
Cresce a Trieste il numero di ristoranti che a Pasqua proporrà un menù alla carta e non un menù confezionato a prezzo fisso. In media a Trieste si spenderanno dai 40 ai 55 euro a persona. Permane nelle proposte un forte legame con la tradizione (67 %) ma crescono i ristoranti "lamb free" (1 su 4), senza agnello o capretto nel menù.

«Con le festività pasquali e i successivi ponti del 25 aprile e del 1 maggio - valuta Bruno Vesnaver, presidente Fipe Trieste - inizia di fatto per la nostra città la stagione turistica. Sono ottimista, sono certo che anche quest'anno si raccoglieranno risultati soddisfacenti».
A livello nazionale la Federazione Italiana Pubblici Esercizi prevede per le giornate del 16 e 17 aprile un incremento delle presenze nei ristoranti del Belpaese dell'1,5% rispetto al 2016. Tra i dati più interessanti emersi dalle rilevazioni dell'Ufficio Studi Fipe si segnala la crescente attenzione riservata a proposte di menù a filiera corta, con prodotti biologici e stagionali, che quest'anno riguarderanno ben il 40% dei ristoranti, insieme ad una maggiore sensibilità verso menù in cui si farà a meno di piatti a base del tradizionale agnello.

In Italia i ristoranti in attività saranno il 92,6% del totale contro il 91,2% dell'anno scorso, e il maggiore ottimismo si traduce in un saldo positivo (+2,6%) tra ristoratori ottimisti (14,3%) e pessimisti (11,7%) sulla clientela da servire per il pranzo di Pasqua. Per il pranzo di domenica 16 aprile si prevedono 3,7 milioni di clienti, in aumento dell'1,5% sul 2016.
Per quanto riguarda la tipologia di clientela, circa il 45% delle persone che pranzeranno fuori casa sono turisti, principalmente italiani.

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