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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Via Orlandini, 38

"Per una Trieste libera da sceriffi e discriminazioni", assemblea pubblica alla Casa delle Culture

Lo rilevano in una nota i promotori: «Vogliamo costruire una mobilitazione ampia, plurale, consapevole e determinata, un corteo festante per le strade del centro e mostrare che esiste un'altra idea di città, diversa ed opposta a quella vagheggiata da questa amministrazione»

«Leggiamo con non troppa sorpresa l'ultima follia dell'amministrazione comunale: il sequestro di strumenti musicali ad artisti di strada cosiddetti "abusivi". Sono decisamente troppe le schizofreniche ordinanze e mozioni discriminatorie ed arroganti che questa nuova amministrazione ci propone a spron battuto in questi primi mesi di mandato. Troppe per poter ancora passare inosservate o essere frutto esclusivamente di qualche commento indignato per strada, nei locali o sui social network».

Lo rilevano in una nota i promotori presentando l'iniziativa di martedì 4 ottobre alle 20.30 alle Casa delle Culture.

«Appare sempre più evidente - continua la nota -  come questa maggioranza clerico-fascioleghista, incapace di affrontare temi più complessi, stia conducendo una guerra aperta a tutti quelli che colorano in maniera autonoma e libera le strade della nostra città come i suonatori ed artisti di vario genere; i senzatetto e i mendicanti, colpevoli di essere ai margini e subire tutta la violenza di condizioni materiali imposte e sovradeterminate ed imbruttire con la loro presenza le strade della città. E poi c’è quello che forse rappresenta il nemico numero uno, lo straniero, il migrante, il diverso, anch’egli colpevole di fuggire da miseria e povertà estreme, guerre e bombe pianificate e costruite anche a casa nostra, in Italia come in tutto l’Occidente “civile e moderno”.  L'abbiamo visto nella campagna elettorale, l'abbiamo visto nelle innumerevoli dichiarazioni vergognose ed inaccettabili di vari esponenti della maggioranza, l'abbiamo visto nella negazione sistematica e provocatoria della Sala dei Matrimoni per la registrazione delle unioni civili.  Lo rivediamo oggi con questa follia del sequestro degli strumenti musicali agli artisti di strada. Dopo la multa anche il sequestro. Così, per essere sicuri che spariscano». 

«Ma a sparire - sottolineano - , invece, sono i residenti, soprattutto giovani. 27 mila persone in meno nel giro di 25 anni. Un’enormità, una città che rischia di spegnersi anno dopo anno, un deserto in cui la cronica mancanza di case e reddito, di spazi di socialità pubblici e condivisi è ormai più che evidente. Un dato strutturale ed allarmante. Ciò che però questa giunta dimentica, o finge di non sapere, è che non è possibile rivendicare dall'alto di un ufficio il diritto di decidere per altri, per chi vive e anima la nostra città, per chi la vuole riempire di bellezza, colore, musica a discapito del grigiore sociale e culturale che pare avanzare ogni giorno di più.  Loro vorrebbero silenzio, rigore ed ordine. Una noia ed una miseria impareggiabili. Sta invece a tutte e tutti noi esondare di gioia, ballare nelle piazze e nelle strade, riappropriarci di quello che ci vorrebbero togliere a ritmo di musica, socialità, condivisione di idee, pensieri, azioni ed amori di ogni genere e quantità».

«Invitiamo chiunque - concludono -  non si ritrovi in queste politiche discriminatorie a partecipare ad un’assemblea pubblica in Casa delle Culture, per costruire una mobilitazione ampia, plurale, consapevole e determinata, un corteo festante per le strade del centro e mostrare che esiste un’altra idea di città, diversa ed opposta a quella vagheggiata da questa amministrazione. Crediamo fortemente che ci sia bisogno dell’energia e delle idee di tante e tanti per costruire questa alternativa, rifiutando e liberandosi da assurde ordinanze.Sviluppiamo assieme questa prima iniziativa. Il resto, se verrà, lo costruiremo cammin facendo. L’orario e il giorno in cui incontrarci lo comunicheremo quanto prima, dopo aver capito le disponibilità di tutte e tutti coloro decideranno di starci».

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