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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

Pestato per debiti da spaccio parla con la Polizia: scoperto giro di speed e marijuana

Un arresto in Slovenia e misure cautelari per quattro giovani goriziani intorno ai vent'anni. Rilevata ampia rete organizzativa

Scoperto dalla Polizia di stato un ampio giro di droga nel Goriziano. L’indagine è scaturita nel marzo 2015 da un ragazzo di Gorizia fermato con pochi grammi di marijuana mentre usciva dalla casa di un amico dal quale, disse, negli ultimi tre mesi si era rifornito almeno una ventina di volte. Dopo una rapida escalation, nel gennaio 2016 una ragazza ha riferito agli agenti di aver prestato al suddetto amico una somma consistente (mai restituita) per acquistare droga in Slovenia.

Lo stesso giovane ha poi testimoniato, in presenza del suo avvocato, tre approvvigionamenti di droga: ciascuno da 200 grammi di marijuana e 50 grammi di “speed”, sostanza contenente amfetamina e metamfetamina, da uno spacciatore sloveno da lui indicato con uno pseudonimo, accumulando perciò un debito di circa 1350 euro. Il ragazzo si era rivolto alle autorità dopo una serie di minacce via Facebook e a seguito di un pestaggio, a fine gennaio 2016 in località Plessiva.

Attraverso indagini e intercettazioni telefoniche, la Polizia è riuscita a individuare uno spacciatore e due componenti aggregative. Una parte dell’alleanza criminale operava in Slovenia, con diversi collaboratori in Italia, tra cui alcuni minorenni, individuati il dicembre scorso. Partecipavano all’attività quattro giovani goriziani, coordinati dallo spacciatore sloveno che non veniva mai in Italia. Quest’ultimo, su mandato della procura di Gorizia, è stato catturato il 25 settembre dalla Polizia slovena in un albergo vicino a Celje, e si trova ancora in carcere in slovenia in attesa dell’esito del procedimento di estradizione.

Le indagini hanno anche rilevato l’esistenza di una cantina utilizzata dal gruppo di amici goriziani, tutti nati alla fine degli anni ’90, che si ritrovavano per giocare alla Playstation, fumare marijuana in grandi quantità (fino ad una ventina di grammi per volta) e soprattutto prendere accordi per gli incontri con i collaboratori sloveni nei pressi della scuola di Salcano o allo Skate park di Nova Gorica.

In un’occasione, il 7 giugno 2016, uno del gruppo è stato fermato su uno scooter con 50 grammi di marijuana nascosti in una busta di tela. Tra gli altri particolari interessanti si è scoperta l’esistenza di una piccola piantagione artigianale di marijuana in Slovenia, nei pressi dell’abitato di Lokvica sul Carso isontino. Gli accordi si erano spinti fino a pianificare acquisti superiori, fino a un chilogrammo per volta, certi che vi fosse sempre la possibilità di vendere la merce, oltre a quella costantemente necessaria per il loro consumo.

I ricavi sarebbero sicuramente stati importanti e si confidava sul fatto di chiamare a raccolta anche altri giovani triestini interessati alla cosa. L’affare non è andato a buon fine per alcuni problemi “organizzativi”, tanto da far proseguire il continuo flusso di stupefacente con le consuete modalità e in quantitativi inferiori, fatto passare attraverso gli ex valichi secondari, specie quello poco frequentato di via cappella, con l’evidente intento di non essere visti e così eludere i controlli.

Desta particolare preoccupazione la disinvoltura con la quale trattassero l’argomento nelle loro conversazioni, sia al telefono che nell’abitacolo delle autovetture, dove non sapendo di essere controllati parlavano liberamente fra di loro.

Due giovani sono stati assoggettati alle misure cautelari emesse nei loro confronti, uno agli arresti domiciliari e l’altro con obbligo di presentazione giornaliera alla polizia giudiziaria, mentre gli altri quattro indagati attendono il processo penale a loro carico.

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