Al via la petizione per una sanità pubblica veterinaria
La proposta dell'istruttore cinofilo triestino Emanuele Esposito. Venerdì 6 e sabato 7 gennaio i primi due appuntamenti pubblici per la raccolta firme
TRIESTE - Una petizione per chiedere alla politica di valutare la creazione di un servizio pubblico veterinario. La proposta arriva dall'istruttore cinofilo triestino e proprietario di due cani e due gatti Emanuele Esposito, che questa mattina ha apposto la prima firma in diretta a Telequattro. “Il livello di civiltà di una comunità si misura anche per come sa prendersi cura dei soggetti più deboli - ha dichiarato Esposito -. Tra questi riteniamo possano rientrare, tenuto anche conto dei benefici che portano ai singoli e alle intere comunità, gli animali d'affezione di cui va sottolineata la sempre più elevata presenza nelle nostre abitazioni e famiglie”.
Le motivazioni
Come spiegato dal primo firmatario della raccolta firme destinata al Consiglio Regionale del Friuli Venezia Giulia, "la buona salute e la lunga vita di questi animali dipende in buona misura dall’alimentazione e dalle cure mediche". "In Italia però - sottolinea il promotore dell'iniziativa - gli alimenti per gli animali d’affezione e le prestazioni veterinarie sono gravati da un’aliquota Iva al 22 per cento e sempre più spesso, per far fronte a tali spese, i proprietari sono costretti a scegliere soluzioni meno efficaci, a sacrificare qualche voce di spesa o ancora, nella peggiore delle ipotesi, a rinunciare o sopprimere l’animale con le drammatiche conseguenze sul piano psichico ed emotivo”.
La richiesta
“Chiediamo quindi il finanziamento di uno studio finalizzato all’istituzione di un sistema di ‘Sanità pubblica veterinaria’ che preveda in particolare presidi sanitari e presidi sanitari d’urgenza pubblici – spiega Emanuele Esposito -. Siamo consapevoli del lungo e complesso iter per giungere a questo ambizioso e civile traguardo, quindi tra le richieste ho aggiunto anche una linea contributiva di calmieramento o totale rimborso delle spese veterinarie e il rimborso delle coperture assicurative, compresa quella sanitaria, per gli animali ritenuti di pubblica utilità”. "Nessuno vuole toccare un solo centesimo al sistema sanitario regionale e agli ‘umani’ - conclude -. Quella che proponiamo è una pianificazione sul futuro, a garanzia non solo degli animali d’affezione stessi, ma anche e in particolare dei loro proprietari”.
Quando firmare
I primi due appuntamenti pubblici per la raccolta firme sono: venerdì 6 gennaio 2023 al bar Home – Sapore di casa (via Muratti 1) e sabato 7 gennaio 2023 al Citybar Tergesteo (piazza Verdi 2).
Emanuele Esposito con Skye