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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Piano emergenza freddo, 60 letti in più

Comune, Caritas Diocesana e Comunità di San Martino al Campo assieme per aiutare persone che vivono in condizioni di povertà estrema, il cui disagio abitativo rappresenta solo un aspetto di una complessa situazione di esclusione sociale. L'Assessore Grilli: "Lavoriamo 365 giorni all'anno"

Il piano “Emergenza freddo” del Comune di Trieste parte l’1 Dicembre e coinvolge centinaia di operatori delle diverse realtà che operano sul territorio, con un occhio di riguardo alle persone in difficoltà. La presentazione del programma si è svolta questa mattina nella sala Giunta di largo Granatieri alla presenza dell’Assessore ai Servizi Sociali Carlo Grilli, di don Alessandro Amodeo della Caritas e del presidente della Comunità di San Martino al Campo Claudio Calandra. “La povertà a Trieste – ha affermato Grilli – è un problema che va affrontato non con gli annunci e gli spot bensì lavorando tutti assieme per riuscire a fare fronte comune. Se così non fosse e non si affrontasse in maniera compiuta questa criticità quotidiana, il tutto assumerà i toni di un’emergenza forte e chiara”.

“È un lavoro fatto 365 giorni all’anno”

“Dobbiamo essere in grado di garantire una risposta a chi, per propria decisione, per fragilità, per malattia o per un percorso di vita complicato, si ritrova ad affrontare la povertà e a non avere una fissa dimora” ha affermato l’Assessore. “Noi diamo la possibilità a tutti di avere un tetto dove stare, un pasto caldo e un po’ di conforto”.

Il piano “Emergenza freddo” – nato nel 2006 proprio con l’arrivo dell’Assessore Grilli in Comune – quest’anno ha aggiunto 60 posti letto e rientra nell’operato del Comune di Trieste, della Comunità di San Martino al Campo e della Caritas. “È importante – ha concluso Grilli – sottolineare il fatto che tutte le associazioni e le realtà che operano sul territorio, lo fanno 365 giorni all’anno e non è che il piano dell’assistenza sociale a Trieste inizia sabato e finisce il 31 marzo del 2019. Non c’è un centesimo che non venga spesa in favore della solidarietà e dell’aiuto concreto”.

Lo sfogo dell'assessore: "Ne sto sentendo di tutti i colori e non è giusto"

"Nessuno mette in strada nessuno"

Don Alessandro Amodeo della Caritas ha affermato che “i servizi rappresentano un valore sociale di questa città. Allo stesso tempo forniamo un orientamento della vitai civile e sociale. Faremo quello che abbiamo sempre fatto: daremo un tetto, la possibilità di lavarsi, forniremo i capi di vestiario a chi non ne ha. Nessuno mette per strada nessuno. Aiutare qualcuno significa dare le coperte e non toglierle, per restituire dignità alle persone”.

“La Caritas fornisce accoglienza 24 ore su 24 – ha continuato don Amodeo -  e il tema della povertà a Trieste sembra che a volte si percepisca poco ed invece è un tema centrale. Per salvare una persona non serve essere cristiani, basta essere umani”.

“Tutto concorre al bene” la citazione di San Paolo

Don Amodeo ha aggiunto una riflessione durante la conferenza stampa. “Mi chiedo il senso di tante foto di persone povere su Internet. Mi chiedo dov’è finito il senso del pudore e colgo l’occasione per invitare a non utilizzare la povertà come strumento di propaganda politica. Utilizzarla è vergognoso e tutti abbiamo il dovere di rispettare e di basare la nostra esistenza sull’etica”.

Claudio Calandra della San Martino al Campo ha concluso la presentazione. “Il sistema che abbiamo messo in piedi rappresenta un bel segno di continuità, un segno dell’attenzione che tutti insieme dedichiamo al problema. Non vorrei si pensasse infatti che questa criticità nasca a Dicembre e finisca a primavera”.

Dove si può avere un tetto

Le strutture che sono in grado di accogliere sono il dormitorio di via Sant’Anastasio 14 (con un orario dalle 20 alle 8, per un totale di 18 posti letto), la casa d’accoglienza di via dell’Istria 71 (24 ore su 24 e 24 posti letto), il Centro diurno con accoglienza notturna di via Udine 19/E (dalle 20 alle 8 con 15 posti letto) e il dormitorio sempre di via Udine 19 (dalle 19.30 alle 8 con 10 letti).

“L’assegnazione del posto letto al singolo ospite – si legge nella relazione descrittiva dell’iniziativa 2018-2019 – avviene a rotazione, secondo tempistiche differenti a seconda della singola struttura garantendo in alcuni casi una rotazione veloce (3 giorni) ed in altri tempi più lunghi di accoglienza (da 5 a 7 giorni)”. L’attenzione viene rivolta a tutti e, in certe circostanze, è particolare nei confronti di maggiore vulnerablità, come in presenza di minori o problemi di salute.  

Il servizio “Help Centre”

Per gestire i posti letto e il problema nella sua fase concreta esiste l’Help Centre, servizio che all'interno della Stazione Centrale raccoglie tutte le richieste dalle ore 18 alle 19.30, momento in cui assegna i posti nelle singole strutture in base alla disponibilità indicata dalle stesse.   

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