Pif presenta a Trieste il suo ultimo film: una satira amara sul futuro dei rider
Il regista Pierfrancesco Diliberto, in arte Pif, presenta a Trieste il suo terzo e più recente film da regista "E noi come stronzi rimanemmo a guardare", al cinema Ariston, sabato 21 maggio alle 20:30. La proiezione è organizzata da La Cappella Underground in collaborazione con le associazioni sindacali CGIL Trieste, FISAC CGIL Trieste e NIDIL CGIL. Il film, scritto da Michele Astori con Pif, è liberamente ispirato al concept “Candido e la tecnologia”, del collettivo I Diavoli, i protagonisti sono Fabio De Luigi e Ilenia Pastorelli. Con loro nel cast, Pif, Valeria Solarino, Maurizio Marchetti, Maurizio Lombardi e Eamon Farren.
La storia
Ambientato in un prossimo futuro, il film è una satira sulla società contemporanea, in cui la tecnologia domina le nostre vite e gli algoritmi influenzano pesantemente il mondo del lavoro. Arturo è un manager rampante che, senza sospettarlo, introduce l’algoritmo che lo renderà superfluo nella sua azienda. Perde così in un solo colpo fidanzata, posto di lavoro e amici. Per non rimanere anche senza un tetto si adatterà a lavorare come rider per Fuuber, una grande multinazionale, colosso della tecnologia. L'unica consolazione alla sua solitudine è Stella, un ologramma nato da una app sviluppata dalla stessa Fuuber. Ma dopo la prima settimana di prova gratuita, quando Arturo è ormai legato alla figura di Stella, lui non può permettersi di rinnovare l’abbonamento. Arturo si troverà così costretto a darsi da fare per ritrovare l'amore e la libertà, ammesso che esistano davvero.
Scrive Pierfrancesco Diliberto nelle note di regia: «Algoritmo. Oggi, questa, è la parola chiave per porre fine ad ogni discussione, lamentela o domanda. La frase da pronunciare esatta è: “Lo ha deciso l’algoritmo!”. Accompagnandola con una espressione di rassegnazione e alzando possibilmente le spalle. Come dire: “Io vorrei, ma non posso perché lo ha deciso l’algoritmo”. E visto che l’“algoritmo” ormai sovrintende, sempre più, le dinamiche di gran parte della società, sempre più saremo costretti a fare le cose più insensate e illogiche, cambiando magari usanze e tradizioni, fino a vivere una vita che non ci appartiene".
La collaborazione dei sindacati
La proiezione è organizzata da La Cappella Underground in collaborazione con le associazioni sindacali CGIL Trieste, FISAC CGIL Trieste e NIDIL CGIL Trieste. L’incontro con Pif sarà moderato dalla giornalista Simona Regina; parteciperanno al dibattito i rappresentanti sindacali della CGIL presenti in sala.
"È una risata molto amara quella che suscita il film. Pif ci mostra una fotografia del mondo del lavoro che, come CGIL, purtroppo conosciamo bene" dichiara Nicola Dal Magro, segretario generale del Nidil CGIL Trieste, che ha collaborato alla realizzazione del film. "Tutto ciò che di peggio stiamo vedendo crescere intorno a noi - spiega Dal Magro -, soprattutto nel mondo dei lavoratori più precari, e che il film con grande ironia ci indica, è dal nostro sindacato monitorato, seguito e studiato". Qui il trailer del film.