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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Lavoro, il progetto "Pipol" ampliato anche ai neolaureati

L'assessore Panariti: «Questa modifica mira a favorire un più stretto legame tra tessuto imprenditoriale e realtà formative, nell'ottica di rendere più dinamica la collaborazione tra enti di formazione e aziende»

Ampliamento dell'offerta formativa per i giovani neolaureati e allargamento della platea degli enti che potranno proporre i tirocini extracurriculari. Sono queste le due importanti modifiche che la Giunta regionale, su proposta dell'assessore Loredana Panariti, ha apportato al Piano integrato di politiche per l'occupazione e per il lavoro (Pipol). Quest'ultimo è lo strumento che finanzia le misure di politiche attive del lavoro, per favorire ed accrescere le chanches di accesso all'occupazione. 

Il primo cambiamento rispetto al progetto originario riguarda i giovani neolaureati. «Abbiamo ampliato l'offerta formativa nei loro confronti - spiega Panariti - consentendogli di partecipare non solo ai master universitari ma anche ai percorsi professionalizzanti. Nella prima fase di attuazione di "Garanzia giovani" è emerso infatti che anche per i neolaureati può essere utile un breve percorso formativo per rendere più agevole il primo inserimento nel mondo del lavoro. Con questo allargamento abbiamo quindi messo in campo un ulteriore elemento che consente da un lato di venire incontro sia alle richieste dei giovani neolaureati sia al fabbisogno delle imprese».

In secondo luogo la modifica apportata quest'oggi dalla giunta ha permesso di ampliare la platea dei soggetti promotori dei tirocini extracurriculari. Da ora verranno coinvolti quindi anche gli enti di formazione accreditati che abbiano presentato progetti per i lavoratori delle imprese del territorio regionale. «Per svolgere l'attività ed accedere ai relativi finanziamenti - spiega Panariti - a questi nuovi soggetti viene posta come condizione quella di ospitare un tirocinio, offrendo ai giovani ulteriori possibilità di crescita professionale. Inoltre questa modifica mira a favorire un più stretto legame tra tessuto imprenditoriale e realtà formative, nell'ottica di rendere più dinamica la collaborazione tra enti di formazione e aziende».

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