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Cronaca

Idea sauna per la nuova Acquamarina, Babuder: "Utilizziamo la tassa di soggiorno"

Il consigliere forzista rilancia sul futuro dell'ex piscina terapeutica ipotizzando la realizzazione di un centro benessere: "Necessario "il coinvolgimento delle categorie e degli albergatori". Un'idea che stuzzica la Giunta

Per il futuro dell'Acquamarina Trieste non può accontentarsi di una piscina. Ad alzare la posta sulla struttura inagibile dal 29 luglio a causa del collasso del tetto è il consigliere comunale di Forza Italia Michele Babuder che già nei mesi successivi al disastro aveva avanzato, attraverso una nota pubblicata sul suo profilo Facebook, un'idea diversa rispetto alla sua ricostruzione.  

Una visione lungimirante

Ricordando che la proprietà dell'Acquamarina è il Demanio "e non il Comune", Babuder immagina che "la realizzazione di un centro polifunzionale dotato di più vasche e di servizi wellnes sia ormai un'indispensabile prospettiva di sviluppo". L'idea del forzista nasce dalla crescita turistica della città e anche dalle trasferte dei triestini nella vicina Slovenia alla ricerca di saune e trattamenti terapeutici. "La visione deve essere più lungimirante - afferma Babuder - e volta a favorire investimenti privati" i quali, in un ipotetico affidamento della gestione potrebbero garantire "una più efficiente e costante manutenzione e ammodernamento". 

Trieste città turistica

Per il consigliere di centrodestra è necessario "il coinvolgimento delle categorie e degli albergatori per la destinazione di una parte dell'imposta di soggiorno finalizzata alla realizzazione di strutture che possano servire l'utenza locale, sportiva e turistica", nella tradizionale affermazione "l'una non esclude l'altra". "Poche strutture ricettive a Trieste sono attrezzate per offrire servizi in grado di aumentare la permanenza e il piacere del soggiorno dei visitatori" continua Babuder. 

La sola copertura non è sufficiente

Tornando al possibile utilizzo della tassa di soggiorno, Babuder ricorda che "già lo scorso anno sono stati destinati circa 50 mila euro per la progettazione delle terrazze del bivio di Miramare" che in questo caso potrebbero "diventare una delle prime opere realizzate con una parte dell'imposta turistica". Al momento l'Acquamarina è sotto sequestro e, secondo Babuder, la realizzazione di una nuova copertura non sarebbe quindi sufficiente. 

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