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Cronaca

Piscina terapeutica in Porto Vecchio: il progetto prende forma

Sostituirà l'Acquamarina dopo il crollo dell'anno scorso. Ci saranno tre vasche di acqua marina con temperatura superiore ai 32 gradi, una sauna terapeutica e un'ampia area verde. Potrebbe essere pronta entro il 2022. Sarà finanziato dalla banca Medio Credito del Trentino Alto Adige

Prende forma il progetto della piscina terapeutica in Porto Vecchio, che andrà a sostituire l'Acquamarina dopo il crollo dello scorso 29 luglio. Ci saranno tre vasche di acqua marina con temperatura superiore ai 32 gradi, una sauna terapeutica e un'ampia area verde. Allo scopo sarà riqualificata la parte storica di due magazzini in prossimità del Centro Congressi.

La formula di finanziamento sarà il Ppp (Partenariato Pubblico Privato) in leasing, che avrà come soggetto finanziatore la banca Medio Credito del Trentino Alto Adige. La Sgm Consulting dell'architetto Daniele Alberico si occuoerà della progettazione, il costruttore sarà l'impresa Monticolo & Foti. Il tutto in collaborazione con il Policlinico triestino, che comprende Salus e Pineta del Carso.

“I servizi saranno più ampi rispetto a quelli dell'Acquamarina – spiega l'architetto Alberico -. È stato scelto il Porto Vecchio per la maggiore disponibilità di spazio, visiti i limiti fisici della struttura in Campo Marzio, lamentati più volte dalla stessa Salus, che ora è parte dell'iniziativa”.

Il metodo di finanziamento e le garanzie per il Comune

Il Ppp in leasing come strumento di finanziamento ha pochi precedenti in Italia e sarà attuato per la prima volta in regione. La formula prevede condizioni che tutelano l'amministrazione comunale. Il Comune, spiegano i partner, verserà una quota di partecipazione sei mesi dopo la consegna dell'opera finita, a un prezzo che viene stabilito precedentemente, anche se i costi dovessero variare nel corso dei lavori. Il versamento sarà 'in leasing', ossia con una quota annuale per vent'anni. All'interno della quota sarà compresa anche la manutenzione ordinaria e straordinaria, quindi il costruttore (Monticolo & Foti) dovrà occuparsi anche della manutenzione con un budget fisso, rispondendo quindi direttamente della buona riuscita dell'opera.

Se i lavori dovessero costare più di quanto pattuito inizialmente sarà la banca Mediocredito ad assorbire i costi, e per questo ha effettuato verifiche preliminari sull'azienda costruttrice. In caso di inefficienza della struttura o di manutenzione carente, il Comune ha anche il diritto di abbassare la sua quota.

"Consegnata entro il 2022"

Verosimilmente, secondo i partner privati, la piscina sarà consegnata entro il 2022. “Una tempistica inarrivabile con un appalto pubblico – dichiara Alberico –, che mediamente richiede almeno cinque anni. A fine giugno depositeremo il progetto di fattibilità, il Comune lo valuterà, farà eventualmente sua la nostra proposta e indirà una gara aperta a chiunque, ma noi che siamo i proponenti avremo una prelazione”.

Dove sarà

L'architetto non si sbilancia sul possibile costo dell'opera, ancora in corso di valutazione, ma rivela che il gestore sarà “una società triestina, che verrà annunciata dal Comune nelle prossime settimane”. Per quanto riguarda la posizione della struttura, sarà collocata in due magazzini, integrati e rivalutati (almeno la parte storica) all'interno di un contesto nuovo: tra questi il magazzino 32 (l'altro non ha una codifica), adiacente al lato corto del centro congressi sul lato mare. “Ci inseriamo in continuità con la zona riqualificata, senza lasciare dei 'buchi'”, precisa Alberico.

I magazzini allo stato attuale:

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