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Cronaca

Più aggregazione e qualità per la frutticoltura del Fvg

Il nuovo Psr, appena approvato dalla Commissione europea, favorirà questo percorso, ha detto Bolzonello

Favorire i processi di aggregazione tra i produttori, l'innovazione, la sostenibilità, l'affermazione della qualità anche attraverso la certificazione; questo il percorso che la frutticoltura dovrà seguire, secondo l’assessore regionale alle Risorse rurali, Sergio Bolzonello, per puntare allo sviluppo e a una maggiore redditività. Un percorso che sarà sostenuto dalle misure previste dal nuovo Psr, ormai in dirittura di arrivo dopo aver ottenuto l’approvazione europea, e rispetto al quale già dalla prossima estate sarà possibile accedere ai bandi per ottenere i finanziamenti previsti: 96 milioni di euro per gli investimenti aziendali e 78 milioni di euro per la sostenibilità, la gestione integrata, la valorizzazione dei sistemi di qualità e del biologico. Opinioni espresse da Bolzonello in chiusura del convegno “Frutticoltura duemilaventi: scelte innovative”, organizzato, a Spilimbergo, dalla cooperativa Friulfruct (30 soci, 400 ettari coltivati a meleto, 150mila quintali di mele lavorate per un fatturato di 7,5 milioni di euro), in collaborazione con la Regione e con il Comune di Spilimbergo.

«L’orientamento strategico di Friulfruct – ha detto il presidente, Livio Salvador - è quello rivolto all’accesso ai mercati, ovvero all’attenzione massima per la valorizzazione della produzione che trova nella cooperazione agroalimentare il suo naturale punto di aggregazione. Nello specifico, il mercato della mela è alla ricerca di nuove varietà e, dunque, le imprese devono prepararsi a investire in ricerca, innovazione e rinnovo degli impianti. Il prossimo Psr – ha concluso Salvador – può essere lo strumento giusto per sostenere gli investimenti coerenti con il raggiungimento di questi imprescindibili obiettivi».

Un convegno tecnico molto partecipato, caratterizzato dall'illustrazione delle esperienze maturate, in Trentino, sul rinnovo varietale del melo, da parte di Luca Lovati del Consorzio innovazione frutta, e nel ferrarese, sulle nuove forme di allevamento del melo e nuovi materiali, illustrati da Michele Giori, della Società agricola Salvi Vivai. Bolzonello, nel rilevare che Friulfruct si sta impegnando per favorire l'aggregazione dei produttori, ha ribadito che, al momento, nel Fvg mancano impianti significativi di trasformazione della frutta. Questo determina una riduzione del valore aggiunto per i produttori regionali. L'assessore ha quindi evidenziato che, nel mondo rurale, le aziende agricole di piccole dimensioni spesso non hanno saputo precorrere l'evoluzione dei mercati. Non a caso, negli ultimi 10 anni, la frutticoltura del Fvg ha perso il 42 per cento delle aziende, anche se la superficie media aziendale frutticola è passata da 1,5 a 2,5 ettari. Per questo motivo occorre favorire la specializzazione delle aziende e sostenere un processo di filiera che consenta al settore di affrontare con efficacia i cambiamenti.

Il Psr 2014-2020, secondo Bolzonello, è stato predisposto tenendo conto di queste necessità e prospettive. Infatti, tra l’altro, sosterrà la competitività e l'innovazione, nonché le filiere agroalimentari che sapranno dimostrare solidità nel tempo e sui mercati. Favorirà la formazione degli operatori (con 10 milioni di euro), l'adeguamento strutturale delle aziende attraverso il “Pacchetto giovani” (11,5 i milioni di euro stanziati), la gestione integrata, in particolare per le aziende che aderiranno a sistemi di qualità certificata, nonché il comparto biologico (con 7 milioni di euro) e i progetti di ricerca e innovazione.

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