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Cronaca

Pochi "Archimede" a Trieste: Crollo di Brevetti e Marchi

Nel Friuli Venezia Giulia  sono stati depositati complessivamente 1.379 marchi e brevetti nel 2011, 68 in meno rispetto all'anno precedente, in calo del -4,70%, con una performance peggiore rispetto all'andamento nazionale ( +0,38, il trend...

Nel Friuli Venezia Giulia sono stati depositati complessivamente 1.379 marchi e brevetti nel 2011, 68 in meno rispetto all'anno precedente, in calo del -4,70%, con una performance peggiore rispetto all'andamento nazionale ( +0,38, il trend italiano).
Questo è quello che emerge da una ricerca del Centro Studi dei Dottori Commercialisti di Venezia, sull'andamento dei marchi e dei brevetti nel Triveneto.
Restando in Fvg:
314 invenzioni nazionali, in calo del -4,27%, 975 marchi nazionali, con un decremento del -4,32%, 32 disegni e modelli nazionali, in flessione del -15,79% e 58 modelli di utilità, diminuiti del -6,45%.
In Fvg creatività sugli scudi solo a Pordenone, dove le invenzioni crescono del +16,22%, per il resto performance negative con maglia nera Trieste.
Il capoluogo giuliano con -57,14% vanta il primato negativo di tutto il Triveneto, rispetto al deposito di brevetti relativo a invenzioni nazionali.

Nel periodo 01/01/2011-31/12/2011 nella provincia di Trieste sono stati depositati complessivamente 100 marchi e brevetti, rispetto al 2010 sono stati presentati 11 depositi in meno, pari ad un calo del -9,91%.

In particolare i depositi hanno riguardato:

3 invenzioni nazionali, in calo del -57,14% rispetto l'anno 2010;
93 marchi nazionali, in calo del -4,12% rispetto l'anno 2010;
1 disegni e modelli nazionali, in calo del -66,67% rispetto l'anno 2010;
3 modelli di utilità, in calo del -25% rispetto l'anno 2010.

" Le aziende devono avere l'innovazione come prerequisito, non più come valore aggiunto. - sottolinea Massimo Miani, Presidente dell'Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Venezia - Se nel passato, promuovere sviluppo e ricerca, era una prerogativa solo delle imprese di grandi dimensioni, ora anche le PMI di cui e'composto il tessuto economico del Triveneto, devono modificare il proprio dna.

E' fondamentale dare spazio nella nostra politica economica ai marchi e brevetti, incentivando, promuovendo e tutelando questo patrimonio di beni immateriali e creatività su cui poggia la competitività delle nostre aziende ed il loro patrimonio commerciale.
In questa difficile congiuntura in cui la qualità del prodotto, garantita dal Made in Italy, é un valido strumento di lavoro bisogna decisamente dare una sterzata alle nostre politiche di sviluppo. ".

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