rotate-mobile
Cronaca

“Esserci Sempre”, la Polizia compie 165° anni: «Importanti traguardi operativi raggiunti con il lavoro quotidiano»

Il questore di Trieste Leonardo La Vigna, nel suo discorso d'apertura, ha illustrato le molteplici attività del corpo nella lotta contro il crimine

Il questore di Trieste Leonardo La Vigna ha aperto la cerimonia celebrativa del 165° anniversario della fondazione della Polizia, svoltasi nell’atrio monumentale della questura, e preceduta nel ricordo dei caduti con la deposizione di una corona nel famedio, presenti il prefetto Annapaola Porzio e lo stesso questore con il cappellano provinciale della Polizia di Stato don Paolo Rakic a officiare un breve rito.

Dopo la lettura dei messaggi ufficiali e il discorso del questore, la consegna dei riconoscimenti al personale che si è particolarmente distinto in operazioni di servizio, cioè il primo dirigente dottor Giovanni Cuciti, l’ispettore capo Tommaso Porro, il sovrintendente capo Alessandro Ruberti, i vice sovrintendenti Attilio Cristiano Rossi, Ramon Paolo De Blasio e Alberto Tagliaferri, l’assistente capo Fabio Persolja, e gli assistenti Giancarlo Di Pietro, Riccardo Lipartiti e Diego Zichella.

Nel suo discorso il questore ha affermato che «gli importanti traguardi operativi raggiunti, ancor più significativi data la particolare congiuntura attuale, sono il frutto del loro lavoro quotidiano. In periodi così impegnativi, complicati e contrassegnati anche da tensioni sociali, il nostro lavoro diviene sempre più complesso e delicato, dovendo raccogliere le sfide che le nuove frontiere del crimine pongono agli addetti ai lavori, che impongono anche di rimodulare i protocolli operativi sia in materia di prevenzione sia in punto di tecniche investigative».

«Proprio le numerose operazioni finalizzate al contrasto dello spaccio di droga – ha precisato La Vigna - hanno consentito di dare una risposta pronta ed efficace al fenomeno sempre più diffuso (specie tra i più giovani) dell’uso di sostanze stupefacenti. Con la campagna nazionale “Questo non è amore”, la Questura di Trieste è stata in prima linea anche contro la violenza di genere per  restituire un minimo di serenità e non far sentire sole quelle donne che sempre più spesso subiscono violenze e si affidano alla Polizia per essere tutelate».

Il Questore ha voluto anche affrontare il delicato discorso dei flussi migratori e del lavoro di Polizia che ne deriva. «Bisogna dire che gli episodi delittuosi che hanno visto coinvolti gli stessi stranieri in rapporto al loro numero presente in questa provincia, non hanno evidenziato criticità specifiche rispetto ai reati commessi da cittadini italiani né un trend in ascesa, anche se un’attenzione particolare al fenomeno non manca da parte nostra, verso gruppi all’interno dei quali possono annidarsi potenziali fenomeni criminali, specie per quanto concerne lo spaccio di sostanze stupefacenti, o episodi di intolleranza generata, a volte, da frizioni tra appartenenti a nazionalità diverse. E voglio sottolineare, a tale proposito, l’ottima e proficua collaborazione con le forze di polizia slovena e croata per il contrasto dei fenomeni criminali di natura transfrontaliera».

«Meritorie - ha proseguito il dottor La Vigna - sono le campagne di sensibilizzazione sui rischi e pericoli connessi con l’utilizzo della rete, rivolte soprattutto alle giovani generazioni, finalizzate a contrastare i reati di adescamento minorile ed il bullismo online e sui quali la Polizia postale e delle Comunicazioni svolge un’opera attenta di informazione nelle scuole».

Il Questore, infine, ha voluto rivolgere «un commosso pensiero a tutti i nostri caduti e un ringraziamento agli organi di stampa che, con la loro informazione, svolgono un ruolo fondamentale nelle moderne democrazie e che ci sono spesso di stimolo con i loro articoli», così come ha rivolto un caloroso saluto al Presidente ed ai rappresentanti dell’Associazione nazionale della Polizia di stato «che rappresentano il nostro passato e ai quali siamo legati da un particolare affetto». Ricordando che il tema celebrativo di questo 165° anniversario è “Esserci Sempre” – ha concluso il Questore – “posso assicurare che noi tutti, come per il passato, “nessuno escluso”, ci saremo!”.

È seguito un intrattenimento musicale svolto dal trio Sinisalu, Ferenac e Bergamasco (allievi del Conservatorio di musica Tartini di Trieste), che ha eseguito il Trio in Do maggiore Op.87 per tre clarinetti di Ludwig van Beethoven. Un alto e altro momento di vicinanza e a favore della collettività, così come, in quest’ottica si è inserita la presenza di due stand istituzionali in piazza della Borsa con tecnologie e mezzi in dotazione che esaltano la professionalità degli operatori e la qualità dell’impegno profuso dalla Polizia di Stato a tutela della collettività. Proseguendo nella campagna istituzionale “Questo non è amore”, vi era presente anche un punto d’ascolto per le donne vittime di violenza nella continuità concreta della filosofia ispiratrice dell' “Esserci Sempre”.

10apr17. festa polizia-2

10apr17. festa polizia-3

10apr17. festa polizia-5

In Evidenza

Potrebbe interessarti

“Esserci Sempre”, la Polizia compie 165° anni: «Importanti traguardi operativi raggiunti con il lavoro quotidiano»

TriestePrima è in caricamento