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Cronaca

Polizia di frontiera: denunciate 2.428 persone e 202 attestate nel corso del 2014

Impiegate in zona, con compiti di vigilanza e contrasto alla criminalità transfrontaliera, oltre 22.000 pattuglie, che hanno controllato ed identificato quasi 4.000.000 di persone.

Quello che sta volgendo al termine è stato, per gli oltre 700 poliziotti e poliziotte della IV^ Zona Polizia di Frontiera di Udine, un anno di intensa attività, ma anche di soddisfazione per i positivi risultati conseguiti.

Infatti, nei servizi pattugliamento e vigilanza espletati nel corso del 2014, che hanno interessato gli aeroporti, i porti e la fascia confinaria terrestre del Triveneto, sono state impiegate, con compiti di vigilanza e contrasto alla criminalità transfrontaliera, oltre 22.000 pattuglie, che hanno controllato ed identificato quasi 4.000.000 di persone.

Tale attività, che ha portato al rintraccio di 1.812 stranieri che cercavano di introdursi clandestinamente sul territorio nazionale, ha permesso anche di individuare e denunciare 2.428 persone, 202 delle quali in stato di arresto e 2.226 indagati in stato di libertà, in quanto responsabili di reati contro il patrimonio, di violazione alla normativa sull’immigrazione clandestina, traffico di stupefacenti o, soprattutto nel caso delle persone arrestate, perché a loro carico pendevano provvedimenti di cattura emessi da varie Autorità Giudiziarie dislocate sul territorio nazionale.

Si riportano, di seguito, alcuni tra i più significativi risultati conseguiti nel corso dei servizi espletati durante l’anno.

Si sono concluse, nei decorsi mesi di maggio e settembre, due operazioni del Settore Polterra di Trieste che hanno stroncato l’attività di due associazioni, una composta da afghani, albanesi e romeni e l’altra prevalentemente da ungheresi, che favorivano, attraverso la cosiddetta “rotta balcanica”, l’ingresso illegale in Italia di clandestini  provenienti dal Corno d’Africa, dall’Afghanistan e dal Magreb.

Le due operazioni di Polizia Giudiziaria, esperite in cooperazione con le Polizie di Slovenia, Germania, Croazia, Serbia ed Ungheria, hanno portato all’arresto in flagranza di 13 passeur, al rintraccio di oltre 300 clandestini ed all’emissione di numerosi provvedimenti di cattura a carico di altrettanti associati ai predetti sodalizi criminali.

Numerose sono state, anche nella fascia confinaria del tarvisiano, le attività di contrasto all’immigrazione clandestina con l’arresto, a più riprese, di una decina di favoreggiatori; da segnalare, sempre in quella zona, anche alcune operazioni antidroga con un rilevante sequestro, effettuato nel decorso mese di aprile, di oltre sei chilogrammi di bulbi di papavero da oppio ed il conseguente arresto, per introduzione nello Stato di sostanze stupefacenti, di  un cittadino indiano.

Rilevante è stata anche l’azione di contrasto nella fascia confinaria terrestre al fenomeno del riciclaggio di veicoli in genere, soprattutto autovetture di grossa cilindrata a Trieste,  con l’arresto – nei mesi di maggio ed agosto – di due cittadini italiani ed un rumeno poiché sorpresi alla guida di SUV di grossa cilindrata (Audi/BMW e Range Rover), risultati rubati. In provincia di Gorizia, invece, oltre ai sequestri di autovetture, si sono registrati anche sequestri di parti di veicoli e di velocipedi rubati su tutto il territorio nazionale che, in più circostanze, sono stati rinvenuti all’atto dei controlli espletati in uscita Stato; solo in un singolo episodio, verificatosi lo scorso ottobre, sono state rinvenute e sequestrate 17 biciclette di pregio che erano state celate dentro un furgone, che le stava trasportando in un paese dell’Est Europa.

Anche presso i porti e gli aeroporti del triveneto l’attività di Polizia è stata incalzante; numerosi gli arresti effettuati, soprattutto per favoreggiamento all’immigrazione clandestina, nel corso dei controlli espletati nell’area portuale  dalla Polizia di frontiera marittima di Trieste e di Venezia; da segnalare, presso il porto di Venezia, anche l’operazione effettuata nel decorso mese di settembre, nel corso della quale sono stati individuati ed arrestati 6 cittadini italiani, due dei quali novelli sposi in viaggio di nozze, per aver effettuato, nel corso di una crociera nel Mediterraneo conclusasi nel porto di Venezia, numerosi furti all’interno del duty free di una nave della compagnia “Costa Fascinosa”.

Da evidenziare, altresì, l’efficace attività di contrasto al fenomeno dei furti in danno dei passeggeri che è stata espletata, nel corso dell’anno, dal personale della Polizia di Frontiera Aerea dell’aeroporto “Marco Polo” di Venezia e che ha consentito di identificare ben 13 soggetti, 4 dei quali individuati ed arrestati soli pochi giorni fa, in quanto responsabili di furti di bagagli e preziosi che venivano commessi all’interno dell’aerostazione.

A ben guardare, comunque, tra le maglie dei controlli della Polizia di Frontiera vi si trova un po’ di tutto: dai cuccioli di cani  sequestrati in novembre a Gorizia, poiché illecitamente importati in Italia, al giro di false assicurazioni RC auto scoperto a febbraio a Tarvisio, ai vari oggetti compendio di furto, quali motori marini, idropulitrici e forme di parmigiano promiscuamente stipati  su di un furgone rumeno fermato,  nel decorso mese di marzo, sempre a Gorizia, per arrivare, solo qualche giorno fa, al sequestro di 6000 litri di birra e oltre 1.000 di vino, poiché importati in violazione della normativa sulle accise.

Ma l’anno non è ancora giunto del tutto al termine e quindi, per contrastare incisivamente la criminalità transfrontaliera e garantire un’adeguata vigilanza anche presso gli scali aerei e marittimi nell’ultimo scampolo del 2014, si è provveduto a disporre, in previsione dell’aumento dei flussi di viaggiatori durante le prossime festività natalizie, un ulteriore innalzamento delle misure di sicurezza e dei consueti controlli di frontiera.

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